PALERMO- “Il merito di questo premio non è solo mio ma anche di chi 46 anni fa aveva uno squadrone che mi ha permesso di mettermi in mostra e diventare quello che sono diventato partendo dalla squadra di calcio dell’Amat”. Con queste parole Totò Schillaci ha ringraziato il presidente dell’Azienda Municipale auto trasporti di Palermo, Michele Cimino (insieme nella foto), per il premio consegnato questa mattina in occasione dei 30 anni dalla vittoria della classifica capocannonieri dei mondiali di calcio di Italia 90.
Proprio nel settore giovanile della squadra aziendale dell’Amat Schillaci ha mosso i primi passi da calciatore iniziando a Palermo la sua brillante carriera. Alla cerimonia di consegna del riconoscimento, sulle note dell’inno dei Mondiali del 1990 di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, erano presenti tutte le vecchie glorie dell’Amat, da Natale Alamia all’ex rosanero Beppe Accardi, da Enzo Culella a Nicola Ferrante, dal mitico portiere Emanuele Guerrera ai fratelli Dia.
Schillaci, visibilmente emozionato, ha ritrovato praticamente tutti i giocatori che lo hanno fatto crescere nel settore giovanile di quella squadra e li ha ringraziati uno per uno. Nessuno ha voluto mancare all’appuntamento con quello che ai tempi, fra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, era un ragazzino promettente che sarebbe poi diventato un bomber mondiale. A proposito della ricerca del Palermo di campi di allenamento per la prossima stagione, Schillaci ha anche candidato la struttura del centro sportivo “Ribolla” che ospita la sua scuola calcio. “Se il Palermo vuole – ha detto – i campi sono a disposizione per il bene della squadra della mia città”. A consegnare il premio è stato il presidente dell’Amat Michele Cimino con l’assessore comunale allo sport Paolo Petralia e i dirigenti del settore giovanile del Palermo Rosario Argento e Leandro Rinaudo.