MESTRE (VENEZIA) – Un arrivederci al prossimo anno con una sconfitta non certo impronosticabile. Un’Orlandina senza più nulla da chiedere alla stagione va in visita al PalaTaliercio contro una Venezia che si gioca tutte le carte possibili per tenere in pugno la seconda piazza in classifica. Le motivazioni contano, e per l’Upea sono fatali: i padroni di casa sbrigano la pratica in tre quarti di gioco e si limitano ad amministrare la vittoria nell’ultima frazione di gioco, senza mai essere realmente impensieriti dalla squadra di Griccioli. Aver staccato la spina con qualche minuto d’anticipo sulla fine effettiva del campionato non cambia di una virgola il giudizio sulla prestazione e sul campionato di Capo d’Orlando. Nulla da rimproverarsi, dunque, avendo già ampiamente compiuto la missione.
L’Orlandina trova i primi punti con i suoi lunghi, ma i sei messi a referto da Hunt e Nicevic non servono a staccare Venezia, che resta in parità. Le triple di Pecile ed Henry spezzano l’equilibrio portando il vantaggio ospite a sei lunghezze, prima di subire il parziale 5-0 della squadra di Recalcati. Ancora Henry, sempre dall’arco, riporta i possessi di vantaggio di Capo d’Orlando a quota due, con Campbell che ripristina il +6 ad un minuto dalla prima sirena. Un minuto che basterà a Venezia per colmare il distacco, chiudendo il primo quarto sotto di una sola lunghezza. Il pareggio arriva nella seconda frazione, con la tripla di Goss dopo il canestro del momentaneo +3 di McGee. Nelson dall’arco colpisce per il vantaggio casalingo, subito ribaltato da un 4-0 a firma Nicevic. La tripla di Jackson riporta avanti i lagunari, che stavolta non perderanno più il controllo del match: Sulejmanovic fa 1/2 dalla lunetta mancando l’aggancio, Jackson mette il nuovo +3 e dopo la tripla del pareggio di McGee i veneti si spingono sul +5 con Nelson e Viggiano. Ancora Viggiano mette la firma nell’allungo Umana, che tocca i nove punti di vantaggio prima del canestro del 43-36 messo a segno da Henry alla fine della prima metà di gara.
Il terzo quarto è quello del crollo difensivo per gli uomini di Griccioli: dopo un’illusoria rimonta sul -4 guidata da Sek Henry, Goss riporta il vantaggio ad otto lunghezze con una sola azione, mettendo tripla e libero supplementare per il fallo di Sulejmanovic. L’Orlandina non molla e con Hunt ed Henry riesce a ricucire lo strappo a tre punti di distanza, in quella che sarà l’ultima vera reazione della serata. Parziale 7-0 per Venezia che va sul +10, Nelson e Viggiano allungano il vantaggio a sedici lunghezze e alla terza sirena la partita è già in ghiaccio per i ragazzi di Recalcati. L’ultimo quarto è una passerella per entrambe le squadre, che danno anche spazio ai loro giovani. Venezia trova anche il +20 con Nelson e alza l’asticella del massimo vantaggio a ventitré tacche avvicinandosi alla conclusione del match. Una vittoria meritata per Goss e compagni, che prendono la seconda testa di serie in vista dei playoff. Per una Capo d’Orlando già in vacanza, invece, si chiude così la stagione.
UMANA VENEZIA-UPEA CAPO D’ORLANDO 90-67 (19-20, 43-36, 71-55)
VENEZIA: Stone 6, Peric 13, Goss 17, Ortner 3, Viggiano 16, Jackson 7, Visconti, Ruzzier, Ress 4, Nelson 14, Ceron, Dulkys 10. Allenatore: Recalcati.
ORLANDINA: Hunt 14, Nicevic 10, Pecile 3, Henry 16, Campbell 9, Basile, Soragna 4, Karavdic, McGee 5, Sulejmanovic 5, Bianconi 1. Allenatore: Griccioli.