ROMA – La commissione Finanze del Senato, andando in contro ad alcuni parlamentari che avevano richiesto il provvedimento, ha dato il via libera al ddl di delega fiscale che prevede l’annullamente delle somme iscritte a ruolo in mancanze di risposte da parte dell’amministrazione automaticamente, introducendo il contrasto di interessi: l’obiettivo è quello di contrastare l’evasione, tramite un bonus fiscale ai cittadini, che potranno detrarre gli scontrini fiscale e le ricevute delle spese effettuate dalla dichiarazione dei redditi.
E se il Governo nazionale finora non ha reagito in modo positivo, sostenendo che questo tipo di iniziativa non ha mai invogliato i cittadini a richiedere le fatture, molti parlamentari sono a favore del bonus fiscale, poiché questo disegno di legge tenderebbe a tutelare tutti i contribuenti nell’ottica dell’antievasione. Il problema potrebbe presentarsi se gli evasori continuassero ad avere il proprio sommerso, applicando ad esempio riduzioni sui prezzi, rendendo così la detraibilità dello scontrino fiscale meno efficacie. Il bonus verrebbe comunque applicato su tutte le spese in chiaro, ma il rischio del sommerso resterebbe alto.
Per contrasto di interessi si intende l’unione di tutte le misure fiscali mirate a spezzare “la convenienza” della diffusione. L’aula del Senato voterà domani sulla delega fiscale e il testo, modificato già una volta dalla prima versione, dovrà poi passare dalla Camera: il rischio è che il governo e i politici, a ridosso della fine della legislatura, non si impegnino nell’approvazione del ddl.