ROMA – “Non accostate mai il mio nome e quello della Lega alla mafia. Chi parla di Lega deve sciacquarsi la bocca perché con la mafia non abbiamo nulla a che vedere”. Così il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini ha risposto ai cronisti che gli chiedevano delle richiesta di dimissioni del sottosegretario Armando Siri arrivata dai cinquestelle. “Ho piena fiducia nella magistratura e sono sicuro che faranno il loro lavoro bene e nel più breve tempo possibile”, ha aggiunto inoltre Salvini a proposito dell’indagine che la procura di Roma sta conducendo e che coinvolge lo stesso Siri.
E da Segesta (Trapani), il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli scandisce: “Se Armando Siri facesse parte del M5s sarebbe già stato messo fuori dal governo, invece nella Lega continua a parlare”. Toninelli ha aggiunto: “Io non parlerei di un caso Siri comunque – ha proseguito – esiste un governo del cambiamento che non può avere ombre. E se chi fa parte di questo governo ha un ombra deve avere la possibilità di dissiparla: come fa a levarsela di dosso occupandosi di tanti dossier del ministero? Siri prima si occupi di lui, si difenda e dimostri di essere innocente dopodiché può tornare in campo dopo un istante: ma questo è il governo del cambiamento”.
(ANSA).