Scontro tra sindacati e presidente Rap, le sigle lasciano il tavolo - Live Sicilia

Scontro tra sindacati e presidente della Rap, le sigle lasciano il tavolo

Le accuse di condotta antisindacale

PALERMO – Scontro tra i sindacati e Giuseppe Todaro, presidente della Rap, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo. Nel pomeriggio del 30 gennaio i rappresentanti delle principali sigle sindacali hanno abbandonato la riunione programmata con la direzione dell’azienda.

Il confronto avrebbe dovuto trattare temi delicati legati alla ricapitalizzazione dell’azienda e alla sua gestione futura, ma si è sviluppato uno scontro sulle modalità di partecipazione alla discussione.

Accuse di condotta antisindacale

Secondo quanto riportato da Riccardo Acquado (Cgil), Natale Gambino (Uil Trasporti) e Francesco Sinopoli (Fiadel), il presidente Todaro avrebbe imposto una restrizione alla partecipazione sindacale alla riunione.

Ogni organizzazione avrebbe dovuto essere rappresentata da un solo delegato territoriale, una misura che i sindacati considerano ingiustificata e dannosa per il confronto.

Secondo i rappresentanti sindacali, questa limitazione rappresenta una violazione delle prerogative statutarie delle sigle e dei principi di rappresentanza, motivo per cui hanno deciso di abbandonare la riunione e inviare una diffida formale alla presidenza.

La risposta di Todaro

Il presidente della Rap Giuseppe Todaro ha risposto alle accuse respingendo ogni addebito di condotta antisindacale. “Nessun atteggiamento antisindacale” dice Todaro, precisando: “L’elezione delle Rsu ha portato a una rappresentanza di 23 delegati che devono essere invitati alle trattative insieme alle segreterie provinciali di Cisl, Fiadel, Uil, Cgil”.

“A causa dell’elevato numero dei soggetti – conclude Todaro – l’azienda ha solo chiesto di limitare la partecipazione a 7 su 23, per rendere più snello il confronto”.

Solidarietà dei lavoratori

I dipendenti della Rap nel frattempo hanno espresso la loro solidarietà al presidente Todaro, in una lettera pubblica in cui hanno lodato gli sforzi del presidente per il raggiungimento della ricapitalizzazione dell’azienda.

“Abbiamo visto nel nostro presidente uno di noi, un uomo pronto a difendere la sua azienda e i lavoratori. Noi siamo e saremo con lei e continueremo a combattere al suo fianco”, si legge nel messaggio di sostegno firmato dai dipendenti.


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