PALERMO – Tensione altissima oggi a Sala delle Lapidi. Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle abbandona l’aula e fra gli scranni della maggioranza infiamma la polemica. Nodo della questione il sempre attuale tema dei debiti fuori bilancio che pesano sulla casse comunali per milioni di euro. “Oggi in consiglio hanno regnato caos e anarchia – scrivono in un nota i pentastellati -. Con un colpo di mano rispetto a quanto previsto per i lavori d’aula, si volevano approvare i debiti fuori bilancio, senza avere prima permesso al nostro gruppo consiliare di avere copia delle relative proposte di deliberazione. E quindi senza darci la possibilità di individuare eventuali responsabilità dell’amministrazione”. Insomma per protesta l’intero gruppo ha abbandonato l’aula.
Di tutt’altro avviso i consiglieri di maggioranza: dal Partito democratico a Sinistra comune, passando dal Movimento 139, il parere è unanime: il Movimento 5 stelle “abbandona la città con un gesto irresponsabile”. Per il capogruppo del Pd Dario Chinnici: “I Cinquestelle sostengono di aver abbandonato l’aula perché non erano in possesso delle delibere. Ma queste sono soltanto scuse strumentali, perché tutto ciò che è all’ordine del giorno in Consiglio è pubblico e consultabile. Anche un libero cittadino poteva accedere e leggere le delibere”. “Con il plateale gesto di uscire fuori dall’aula il Movimento 5 stelle ha tentato di bloccare i lavori del Consiglio comunale – afferma la presidente della Commissione Bilancio, Barbara Evola -. Un atteggiamento che giudico pretestuoso. Il consigliere Forello avrebbe fatto meglio a dire con chiarezza che non voleva esprimere il voto sui debiti fuori bilancio. Capisco che possa essere imbarazzante, ma per il bene della città si devono anche assumere certe responsabilità”. Duro il commento di Paolo Caracausi: “I consiglieri comunali del M5s abbandonano l’aula dopo pochi minuti e dopo avere incassato il gettone di presenza prendendo a pretesto che non hanno ricevuto dei documenti”.
Insomma, la bagarre non si placa, ma i consiglieri grillini non ci stanno, rispediscono al mittente le accuse e rilanciano ribadendo le loro posizioni evidenziando anche le presunte responsabilità del presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando. L’inchiesta a suo carico e l’assenza in aula provocherebbero caos e farraginosità nei lavori in aula: “Non ci sono le condizioni di serenità per potere proseguire con l’attuale Presidente – sottolineano i consiglieri pentastellati – invitiamo tutti i colleghi della maggioranza e minoranza ad un atto di responsabilità, a trarne le dovute conseguenze e chiedere le dimissioni. Oggi, per la seconda volta consecutiva, Orlando risulta assente, presente, invece, una delle persone coinvolte nell’inchiesta come accusatore, il vice segretario, Di Peri”. Dopo l’uscita dei consiglieri grillini la seduta ha subito una lunga sospensione. Dopo un’ora, verificato il numero legale, i debiti fuori bilancio all’ordine del giorno sono stati comunque approvati grazie alla presenza compatta dei consiglieri di maggioranza.