Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, esprime “forte preoccupazione per i nuovi tagli all’organico dei docenti, disposti dal governo nazionale, che rischiano di mettere in ginocchio il sistema scolastico della Sicilia”. Il tema è stato affrontato questa mattina nel corso di un vertice a Palazzo d’Orleans. All’incontro, oltre allo stesso Lombardo, erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale ai Beni culturali e alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, il capogruppo dell’Mpa all’Ars, Lino Leanza, la dirigente generale del dipartimento regionale della Pubblica istruzione, Patrizia Monterosso, e i vertici confederali e di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Snals.
Il ministero della Pubblica istruzione, con una nota del 4 giugno scorso, ha annunciato un taglio (che riguarda il corpo docente, il personale amministrativo tecnico e il personale amministrativo) di 2 mila 521 unità. Di questi, 794 verranno effettuati entro il mese di luglio.
Immediata la reazione di Lombardo, che si accinge a inviare un documento al ministro della Pubblica istruzione, Maria Grazia Gelmini.
“Le esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica – dice il presidente della Regione – hanno determinato un eccessivo taglio di cattedre nell’ultimo biennio, con conseguenze sicuramente svantaggiose per la scuola siciliana”. Ma “la diminuzione della popolazione scolastica in Sicilia non giustifica i tagli operati dal ministero”.
“E’ evidente – commenta Lombardo – la mancanza di un valido criterio, da parte del ministero, nell’operare i tagli sull’organico che, indubbiamente, non risultano proporzionati alla diminuzione della popolazione scolastica. Inoltre – aggiunge il presidente della Regione – le previsioni ministeriali sugli alunni che frequenteranno le scuole di secondo grado sono errate per difetto: più 2 mila 731 alunni oltre le previsioni per il prossimo anno scolastico”. “Se – osserva sempre Lombardo – la Regione Siciliana, da un lato, non ha competenze sugli organici della scuola, dall’altro lato e’ invece responsabile della razionalizzazione della rete scolastica.
Questo secondo punto è tutt’altro che secondario. Questo perchè l’organizzazione della rete scolastica non può prescindere dalle dotazioni organiche del personale, che dovrebbero essere oggetto di informazione preventiva da parte del ministero”.
L’assessore alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, ha ricordato che i 794 posti che dovrebbero essere tagliati entro il mese di luglio “colpirebbero quasi esclusivamente i docenti di sostegno”. “Questo perchè – spiega – i docenti che fanno riferimento agli ambiti disciplinari dell’obbligo non potranno essere toccati. Così a pagare saranno i docenti di sostegno e, di conseguenza, gli studenti portatori di handicap, le loro famiglie e, in generale, tutta la scuola, che dovra’ affrontare il problema dei portatori di handicap in molti casi senza i docenti di sostegno”.
Antinoro definisce “ingiusto” il fatto che i tagli siano stati notificati alla Regione senza “il preventivo raccordo previsto dalle circolari ministeriali. Percorreremo tutte le strade possibili – conclude l’assessore – per bloccare questo provvedimento e, in primo luogo, per congelare i tagli previsti per la fine di luglio”.