PALERMO – “La graduatoria degli interventi immediatamente cantierabili per le scuole siciliane su delibera Cipe del 2012 verrà pubblicata domani. Trentasei interventi finanziati, di cui otto in Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e sette in Comuni investiti da calamità naturali, per un totale di 33 milioni di euro”. Lo annuncia Nelli Scilabra, assessore regionale all’Istruzione: “Dove è stata la politica dal 2008 ad oggi? La Regione Siciliana – scrive l’assessore in una nta – non finanziava interventi per l’edilizia scolastica da oltre 6 anni. Parte della politica ha grandi responsabilità sullo stato di salute delle nostre scuole e delle nostre università. Di fronte ai crolli ho sentito e letto fin troppe dichiarazioni: non bastano le parole ma abbiamo bisogno di fatti e azioni concrete”.
I fondi, secondo l’assessore Scilabra, “si aggiungono ad altri 200 milioni che questo governo, e non altri, ha investito: 16 milioni sul decreto del fare, 35 milioni per scuole elementari e medie, 88 milioni di euro per l’edilizia universitaria per gli atenei di Palermo, Messina e Catania, altri 25 che includono anche l’Università di Enna”. Nelli Scilabra sottolinea anche di avere “sbloccato un finanziamento di 3 milioni (anno 2009) su 16 scuole che attiverà altri 7 milioni da poter investire su altri 30 progetti. Ricordo, poi, che un altro bando da 35 milioni di euro è ancora aperto, avendo dato una proroga fino al 30 Marzo. Ai proclami, ai convegni e ai comunicati stampa che da troppi anni si susseguono su questo settore, noi rispondiamo con numeri e interventi concreti”.
Poi l’assessore all’Istruzione passa a snocciolare alti dati. “ Il governo di Rosario Crocetta – si legge nella nota dell’assessorato – in soli otto mesi ha investito 230 milioni di euro. Non sono pochi ma neanche abbastanza per risolvere radicalmente il problema: per questo sulla nuova programmazione comunitaria stiamo già definendo un imponente piano d’interventi per consegnare alla Sicilia un sistema d’istruzione realmente sano”. Un’azione che, secondo l’assessore, trova una sponda nelle posizioni del governo nazionale: “Ho ascoltato con estrema attenzione le parole del presidente Matteo Renzi sul rilancio della scuola – conclude -. È importante che l’istruzione venga messa al centro dell’agenda politica del nostro Paese. Al Sud ne abbiamo ancora più bisogno, per questo sono convinta che insieme si potranno realizzare interventi importanti”.