Non basta che lo abbiano arrestato in flagranza di reato. Sorpreso con la droga a casa. Non basta che abbia confessato. Manca la perizia sulla sostanza stupefacente. La prova che confermi che di droga si trattava o quantomeno che avesse un principio attivo tale da non relegare l’episodio alla voce “fatto di minore entità”.
Al giudice per le indagini preliminari di Palermo non è rimasto altro da fare che scarcerare Paolo Castrofilippo, 29 anni, arrestato il 17 maggio scorso. La sua corsa in via Ugo La Malfa in sella ad uno scooter insospettì i carabinieri che gli imposero l’alt. Il giovane era nervoso. Nel bauletto nascondeva sei proiettili calibro 7 e 65 e le parti di una pistola smontata. Da qui la decisione di perquisire la sua abitazione dove nascondeva un panetto da 100 grammi di hashish.
Niente perizia, però, e niente misura cautelare. E i proiettili? Il ritrovamento non è stato contestato dal pubblico ministero. E per Castrofilippo si sono spalancate le porte del carcere. Il fermo non è stato convalidato come hanno chiesto e ottenuto i legali della difesa, gli avvocati Valentina Castellucci e Mauro Torti. Sono stati loro a sollevare l’eccezione sulla mancata perizia, decisiva per la scarcerazione.