19 Maggio 2017, 14:58
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TRAPANI – Un iniziale “sgomento”, cui ha fatto seguito “la voglia di andare avanti comunque” in una campagna elettorale azzoppata. È l’altalena di umori che si respira nell’entourage di Mimmo Fazio, il deputato regionale trapanese, candidato a sindaco alle Amministrative di giugno, finito agli arresti questa mattina con l’accusa di corruzione. Fazio avrebbe dovuto partecipare nel pomeriggio a un confronto con gli altri candidati presso il seminario vescovile: non ci sarà, ma il suo staff sta mettendo a punto un comunicato che verrà diffuso in sala. Nelle prossime ore la riflessione finale sul da farsi, che spetterà soprattutto a Fazio, ma intanto il diktat che viene fuori dal quartier generale dell’ex sindaco è chiaro: “Così come hanno deciso i sostenitori di D’Alì, anche noi andiamo avanti”.
A prendere le redini del gruppo in queste ore sono due fedelissimi di Fazio: Riccardo Saluto, presidente dell’associazione Uniti per il futuro, che è anche il nome di una delle cinque liste a sostegno di Fazio, e Francesco Salone, consigliere comunale uscente e braccio operativo del deputato in città. “Nel rispetto dei candidati, ne abbiamo un centinaio sparsi tra 5 liste civiche, andiamo avanti, più compatti di prima”, dice all’Ansa Riccardo Saluto. “A caldo – aggiunge – questa è la nostra decisione”.
La campagna elettorale, dunque, va avanti: il provvedimento restrittivo a cui è stato sottoposto Fazio non preclude la candidatura ma le prossime ore, con l’interrogatorio di garanzia, saranno decisive.
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19 Maggio 2017, 14:58