Sembrava fosse amore | e invece era… un bluff - Live Sicilia

Sembrava fosse amore | e invece era… un bluff

Promesse non mantenute, trattative annunciate e mai concretizzate, mercato inesistente. Tutti i perché di un logoramento tra Zamparini e la città di Palermo.

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PALERMO – Sembrava fosse amore, invece era solo un bluff. Potrebbe modificarsi così l’originale e fortunato titolo di una pellicola di cui fu protagonista Massimo Troisi se dovessimo raccontare la storia del rapporto, ormai logoro, tra il patron del Palermo Maurizio Zamparini e la città. Un rapporto che si è radicalmente modificato col passare degli anni: da colpo di fulmine rapidamente evoluto in amore a una lunga luna di miele che nell’ultimo quadriennio si è via via trasformata in una sensazione di delusione, di tradimento, fino a toccare adesso il desiderio di divorziare. E’ solo una questione di tempo, Zamparini e la città (lo sanno tutti) sono destinati a divorziare, come le coppie stanche di trascinarsi i un rapporto che non c’è più saranno costretti reciprocamente a prendere atto del fallimento di questa unione.

Tante, troppe promesse, annunci, ribaltoni, guide tecniche di Zamparini hanno instillato settimana dopo settimana, mese dopo mese, intervista dopo intervista una sensazione di abbandono nel popolo rosanero. I bluff che il patron friulano ha messo in scena urbi et orbi sono stati smascherati uno a uno. Dagli sceicchi agli americani fino all’ultima trovata degli investitori cinesi, guarda caso dopo il (vero) passaggio in mano cinese di club importanti come Inter e Milan, è un susseguirsi di potenziali (solo potenziali) acquirenti del club di viale del Fante che da anni rimane poi puntualmente nelle mani del patron friulano la cui credibilità è scesa a indici negativi come le borse inglesi nell’era post Brexit.

Parole al vento che non si traducono in fatti. E quanto al campo le cose non vanno certo meglio. La squadra che si è salvata all’ultima giornata grazie al colpo di reni della vecchia guardia è stata azzerata nei suoi elementi più significativi. Il tutto in attesa di vendere l’ultimo gioiello di famiglia (Vazquez) sul quale, però, c’erano aspettative di vendita diverse sia nei tempi sia nel valore. Così, a pochi giorni dal ritiro precampionato Ballardini ha una rosa priva di quello scheletro che gli ha consentito la permanenza in massima serie e arricchita solo dei giovani Embalo e Nestorovski. Decisamente poco per dare seguito a una delle tante promesse fatte da Zamparini al termine della scorsa stagione in cui promise “mai più una sofferenza simile fino all’ultima giornata”. Ma anche quello, l’hanno capito tutti, era solo un bluff.


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