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Sequestrata area costiera |con annessa discarica

Il provvedimento riguarda il comprensorio ubicato in un tratto di scogliera sottoposto a vincolo paesaggistico e forestale.

ALL'ADDAURA
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L'area costiera posta sotto sequestro

L'area costiera posta sotto sequestro

PALERMO – Maxi sequestro da parte del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico della Polizia Municipale di un’area pubblica di circa cinquecento metri quadrati in via Lungomare Cristoforo Colombo, all’Addaura, tra i civici 3089 e 3161. Nel corso dell’operazione sono state riscontrate condizioni di grave degrado a causa della formazione di una discarica abusiva colma di sterpaglie, rifiuti ed eternit, comprese alcune costruzioni in muratura a rischio di crolli. Le indagini, ancora in corso, sono rivolte all’ identificazione dei soggetti che hanno determinato lo stato di rovina dell’area con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica. I provvedimenti di sequestro, firmati dal giudice Michele Alaimo su richiesta del pubblico ministero Gaetano Guardì e dal giudice Luigi Petrucci su richiesta del pubblico ministero Sergio De Montis, hanno riguardato il comprensorio ubicato nel tratto di scogliera sottoposto a vincolo paesaggistico e forestale.

Gli uomini del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico, coordinati dal comandante Vincenzo Messina, hanno riscontrato il grave degrado paesaggistico ed ambientale dell’area con conseguente minaccia per la salute pubblica. In corrispondenza della scogliera in prossimità del mare vi sono, infatti, alcune costruzioni in muratura allo stato grezzo, per un totale di centoquaranta metri quadrati, prive di infissi e porte, con grandi porzioni di manufatto in parte crollate ed altre a rischio di crollo. Un ulteriore manufatto di circa cinquanta metri quadrati, invece, si presenta con la copertura in eternit parzialmente crollata, con le travi logore a rischio di cedimento, costituendo un pericolo per chi si introduce all’interno, tenuto conto che l’intera area è ad accesso libero non essendo recintata nel suo perimetro. I reati accertati riguardano l’omissione di lavori in costruzioni che minacciano rovina in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché la violazione del codice della navigazione poiché le costruzioni abusive sono ubicate a circa cinquanta metri dalla battigia.

Secondo il comandante Vincenzo Messina “l’operazione odierna continua nell’impegno di assicurare alla fruizione pubblica porzioni di territorio che rischiano di essere dimenticate nell’incuria e nel degrado”. Il sindaco Leoluca Orlando, invece, ritiene “fondamentale che all’attività di vigilanza e repressione da parte dell’Autorità giudiziaria e della Polizia municipale, si affianchi la collaborazione dei cittadini, che per primi e con un ruolo essenziale possono scoraggiare un uso scorretto del territorio che è parte essenziale di un percorso di riappropriazione e valorizzazione della città da parte di tutta la comunità”.


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