CATANIA – “Torre del Vescovo”, uno dei ristoranti rinomati per la carne di cavallo di via Plebiscito da questa mattina ha i sigilli sulla porta. La squadra mobile di Catania ha sequestrato la trattoria in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale etneo nei confronti di Antonino Arena, 42 anni, conosciuto come “Nino ‘u fungiutu” o “ ‘u puppittaru”, e già in carcere.
Posti sotto sequestro, oltre al ristorante dove si vendevano anche alcolici, una casa intestata ad Arena e sua moglie, due autovetture e una moto Honda SH. Il valore dei beni sequestrati, escluso l’avviamento del locale e dei conti correnti che gli investigatori stanno ancora quantificando, ammonta ad oltre 100.000 euro.
Il sequestro, richiesto dalla procura guidata da Giovanni Salvi, è scattato dopo l’esito dell’indagine condotta l’8 maggio scorso (Leggi l’articolo) che ha portato all’arresto di 20 presunti affiliati del clan Cursoti, tra cui Antonino Arena, accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi clandestine e da guerra.
Dall’inchiesta è emerso che Antonino Arena, elemento di spicco del clan Cursoti, collaborava con il capo mafia Giuseppe Garozzo, 64 anni, conosciuto come “Pippo ‘u maritatu” fornendo finanziamenti per il rifornimento di droga, armi e inoltre saldava i conti per gli avvocati e gli stipendi agli affiliati.
Antonino Arena gestiva il ristorante “Torre del Vescovo”, punto di riferimento del famoso rito dell’arrusti e mangia a Catania, per panini e polpette di carne di cavallo. Il ristorante, in via Plebiscito si trova nel rione “Antico Corso”, zona dalla quale prende il nome il gruppo criminale.