PALERMO – Maxi sequestro del valore di un milione e mezzo di euro a Partinico. Nel mirino dell’ordinanza del Tribunale di Palermo due aziende vitivinicole. Il provvedimento colpisce Ottavio Lo Cricchio, partinicese classe ’64, già condannato in appello a sette anni di carcere nel 2009 per associazione mafiosa. Lo Cricchio, ritenuto essere vicino al clan dei Vitale, è stato oggetto nel 2012 di un altro provvedimento di confisca patrimoniale dal valore milionario e la sorveglianza speciale.
Una delle due aziende, la “San Domenico Srl”, che vantava un volume d’affari superiore al mezzo milione di euro, apparteneva al figlio di Lo Cricchio, ed aveva assunto l’uomo dopo la sua scarcerazione. Vito Lo Cricchio, il titolare dell’azienda vitivinicola, aveva aperto l’impresa pur non possedendo risorse economiche sufficienti per affrontare un tale investimento. Ottavio Lo Cricchio era finito in manette per i suoi contatti con Giovanni Brusca, nel periodo della latitanza del boss, emersi grazie a diverse intercettazioni di Maria Gallina, moglie di Leonardo Vitale e dalle testimonianze di Giuseppa Vitale, sorella del boss Leonardo, e Michele Seidita, entrambi collaboratori di giustizia. Vito Lo Cricchio, il titolare dell’azienda vitivinicola, aveva aperto l’impresa pur non possedendo risorse economiche sufficienti per un tale investimento.