PALERMO – Serit, si cambia. La giunta Orlando si prepara a una mini-rivoluzione nel settore della riscossione di imposte e tributi, come Tarsu e Imu, con Palazzo delle Aquile che, grazie a Sispi, a partire del prossimo 30 giugno prenderà il posto di Riscossione Sicilia almeno per quanto riguarda la riscossione volontaria.
Un cambio di guardia imposto per legge: gli agenti di riscossione, infatti, fino al 30 giugno 2013 potranno continuare ad operare ma poi i comuni saranno costretti a cambiare o almeno a farlo in parte. E così anche la quinta città d’Italia si sta attrezzando in vista della scadenza.
Per questo la giunta Orlando ha approvato una delibera propedeutica al cambio, ovvero quella che affida ufficialmente alla Sispi, la partecipata per i servizi informatici, il progetto “Servizi tributari e di riscossione delle entrate comunali” che costerà a Palazzo delle Aquile 556.760,10 euro (una cifra che comprende hardware, licenze e servizi professionali), ovvero la piattaforma informatica che permetterà la riscossione.
Ma questo, almeno nelle intenzioni di piazza Pretoria, varrà solo per la contribuzione volontaria: nel caso in cui, invece, il cittadino si rifiutasse di pagare subentrerebbe quella coattiva che verrebbe riaffidata all’esterno, togliendola a Equitalia e alle sue controllate. “Non c’è alcuna polemica con Riscossione Sicilia – precisa l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato – gestiremo in house la riscossione volontaria così come previsto dalla legge. Per quella coattiva vedremo”.
Una riscossione coattiva che il Comune non si autoaffiderà anche per le difficoltà, economiche e non, nell’affrontare eventuali ricorsi, così come messo nero su bianco dall’Avvocatura, o anche solo nell’approntare un ufficio competente e attrezzato.