Settimana ad alta tensione | E il Palermo cambia identità - Live Sicilia

Settimana ad alta tensione | E il Palermo cambia identità

Tra epurazioni, scelte tecniche, squalifiche e una sconfitta con l'Alessandria che rischia di cambiare nuovamente le carte in tavola, Ballardini prova a ridare un'anima al gruppo in vista del match contro l'Atalanta. Sconfitta da evitare, il baratro dista pochi passi.

PALERMO – Scelte obbligate per Ballardini, anche perché alle assenze forzate di Vitiello, Struna e Vazquez (per lui anche tre giornate di squalifica in Coppa Italia) si sono aggiunte le ormai note esclusioni di Rigoni, Maresca e Daprelà. Oltre questi sei va anche inserito Abdelhamid El Kaoutari, che evidentemente non ha convinto il tecnico ravennate in quella che è stata la sua prima partita dal ritiro a Gradisca d’Isonzo, dunque da quasi due mesi. Scelta tecnica, così com’era stato per Iachini, che dopo sei partite di campionato decise di ridare la maglia da titolare ad Andelkovic. Stavolta per il marocchino non è nemmeno arrivata la convocazione, sebbene il suo nome non risulti tra gli “epurati”: motivazioni diverse, puramente tecniche e tattiche, quelle legate alla sua esclusione. Non certo questioni di malcontento, come per Rigoni, Maresca e Daprelà, giocatori di cui Ballardini ha deciso di fare a meno per non rovinare un’atmosfera già appesantita.

Esclusioni che, sommate alle assenze, rendono la coperta del Palermo ben più corta di quanto già non sia. Perché adesso – Primavera esclusi – Ballardini si trova con un solo terzino a destra e a sinistra, tre centrali di difesa, un centrocampo praticamente obbligato e il solito attacco privo di alternative reali a Gilardino, sebbene Djurdjevic abbia bruciato le tappe recuperando con tre settimane d’anticipo dall’infortunio. La panchina del Palermo, in pratica, sarà composta da tre giocatori appena rientrati da infortuni di lungo corso (Morganella, Bolzoni e, appunto, Djurdjevic), un difensore centrale, una seconda punta e ragazzini presi dalla Primavera. Ogni minimo problema ad uno dei titolari darebbe il via libera all’emergenza.

In una situazione del genere, l’undici da schierare a Bergamo contro l’Atalanta si compone da sé. Sorrentino in porta, con Rispoli, Goldaniga, Gonzalez e Lazaar a formare il quartetto difensivo da destra a sinistra. Idem per il centrocampo, che continuerà ad essere quello delle ultime partite con Jajalo davanti alla difesa, supportato da Hiljemark e Chochev. Brugman resta il trequartista alle spalle degli attaccanti, che saranno Gilardino e uno tra Quaison e Trajkovski, unico vero ballottaggio di giornata col macedone favorito sullo svedese. L’unico dei titolari a salvarsi contro l’Alessandria avrà quindi la chance per dimostrare di poter essere non solo un rincalzo di lusso.


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