PALERMO – Su 5298 sezioni sono state scrutinate 5250 seggi, tutto è sospeso a quei 48 seggi ancora non registrati. E anche un deputato è in bilico: dopo l’annuncio dell’elezione di Bartolo Di Salvo al posto di Mario Giambona Cracolici frena. Sono quanto mai necessari, così, i dati ufficiali.
Lo stallo però prosegue ormai da mercoledì sera, quando si è registrato l’ultimo passo avanti: la validazione da parte della prefettura di Palermo dei dati relativi alle sei sezioni del Comune di Marineo che ha chiuso definitivamente lo spoglio per le elezioni nel Palermitano.
Popolari e autonomisti scalza il Pd ?
Nella certezza del loro risultato le elezioni, quindi sono ancora incerte. Rimane un punto interrogativo ad esempio attorno all’interpretazione dei dati in forza dei quali i Popolari ed autonomisti sarebbero riusciti a rubare un seggio al Partito democratico.
Secondo la ricostruzione di fonti vicine a Raffaele Lombardo e Saverio Romano con 3.573 voti Bartolo Di Salvo, primo della lista Popolari e autonomisti nella provincia di Palermo, dovrebbe entrare dentro l’Assemblea regionale siciliana in quanto i resti dell’Mpa sarebbero maggiori dei resti del Pd. A perdere il seggio sarebbe così Mario Giambona, candidato democratico vicino a Giuseppe Lupo che ha ottenuto 4.264 preferenze.
Antonello Cracolici però ha smentito questa notizia tacciandola come “destituita da fondamento”. “Forse – ha commentato Cracolici – chi lo ha sostenuto non conosce non solo la legge elettorale ma anche l’aritmetica”. La questione è quanto mai complessa e solo il dato ufficiale la può chiarire.
Gli scrutini non sono ancora finiti
Il dato ufficiale arriverà dopo il superamento dell’impasse delle 48 sezioni che mancano all’appello. A mancare all’appello sono 43 sezioni del Siracusano (42 nel capoluogo e una a Lentini); due nella città di Agrigento; due nel Comune di Villalba, nel Nisseno; e una a Misiliscemi, il nuovo comune in provincia di Trapani.
Come ha spiegato l’Ufficio elettorale della Regione Siciliana, le schede elettorali sono state trasmesse agli Uffici centrali dei Tribunali competenti per circoscrizione. Questi ultimi effettueranno le verifiche del caso e procederanno allo spoglio delle schede eventualmente non scrutinate, determinando i voti validi ottenuti da ciascuna lista e i voti validi di preferenza di ciascun candidato. Una volta definite queste operazioni, ciascun Ufficio centrale circoscrizionale comunicherà gli esiti di questa verifica all’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte di Appello di Palermo, e quest’ultimo determinerà il superamento o meno della soglia di sbarramento del 5% da parte delle singole liste.