Non si sono fermate neppure alla vista del sangue. Del resto l’oggetto del contendere era il principe azzurro. Il fatto è successo a Licata, dove, in un noto locale del centro, due quindicenni hanno iniziato a pestarsi per avere la meglio sul loro amato. Prima gli sguardi feroci, poi le parole di troppo, con gli insulti alla “morale” femminile e quindi i colpi di borsa. Da lì la colluttazione, a suon di pugni, schiaffi, tirate di capelli. Le due giovani sono ruzzolate l’una sull’altra, davanti agli occhi del conteso e di un centinaio di spettatori, che però poco hanno fatto per sedare gli animi. C’è voluto l’intervento dei poliziotti del locale commissariato, che, non senza sforzi, sono riusciti a separare le due contendenti. Entrambe le ragazze, una delle quali figlia di un noto professionista del posto, sono state accompagnate al pronto soccorso, dove i sanitari hanno loro prestato cure e medicazioni. Escoriazioni e contusioni per entrambe, “distribuite” in modo equilibrato. Nessuna ha avuto la meglio sull’altra. Se la caveranno in pochi giorni, ma se non fossero state fermate, il litigio si sarebbe potuto trasformare in tragedia, come ci fanno sapere inquirenti e testimoni. Il giovane, oggetto del desiderio delle due studentesse, è un bracciante agricolo di vent’anni, anch’egli di Licata. Sul ragazzo, da mesi, sarebbero finiti gli sguardi delle due ragazze, che sono anche compagne di scuola, un tempo probabilmente anche amiche. Quando si dice: in guerra, come in amor, tutto è concesso.
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