Lo scorso 9 febbraio, il 22enne Daniel Waterman è finito in coma dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto nella contea di Flagler, in Florida. Nell’impatto, il giovane ha riportato ferite potenzialmente letali.
La sua fidanzata, Leigha Mumby, 24 anni, è stata arrestata a luglio con l’accusa di guida pericolosa con lesioni gravi e aggressione aggravata con arma mortale. Il 24 ottobre, dopo la morte di Daniel Waterman sopraggiunta l’8 ottobre a causa delle ferite riportate, l’accusa è stata modificata in omicidio stradale colposo.
Si sveglia dal coma dopo lo schianto, l’accusa choc
Subito dopo l’incidente, Daniel Waterman era stato trasportato in ospedale con ferite gravi, tra cui una lesione spinale e traumi alla testa e al volto. Il giovane, originario di New York, è entrato in coma. Al suo risveglio, è stato interrogato dagli investigatori.
Durante un colloquio con le autorità a maggio, il 22enne ha dichiarato che la fidanzata aveva fatto schiantare volontariamente l’auto contro un albero dopo una lite avvenuta quella stessa sera.
La coppia avrebbe discusso animatamente dopo che Daniel Waterman aveva scoperto che la compagna era incinta e, nello stesso momento, aveva ricevuto un messaggio da una donna di New York. Mentre gli animi si scaldavano sempre di più, Leigha Mumby avrebbe iniziato a guidare in modo spericolato.
A un certo punto avrebbe rallentato, dando modo al fidanzato di tentare la fuga, ma poi avrebbe accelerato nuovamente per poi schiantarsi contro un albero, secondo la testimonianza del giovane.
Entrambi sono rimasti gravemente feriti.
Nei giorni successivi all’incidente, Leigha Mumby ha dichiarato agli investigatori di non ricordare nulla di quanto accaduto prima dell’incidente. Sia Leigha Mumby che il bebè che portava in grembo sono sopravvissuti.
La famiglia della vittima ha chiesto la custodia della bimba
La famiglia di Daniel Waterman sta ora lottando per ottenere la custodia della bambina, in attesa del test di paternità. Daniel Waterman, come racconta la famiglia, non vedeva l’ora di diventare papà.
Leigha Mumby si è dichiarata non colpevole delle prime accuse di guida pericolosa e aggressione aggravata con arma mortale. Non è ancora stato registrato un atto formale di difesa per l’accusa di omicidio stradale.
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