Siccità, è "guerra tra poveri": Caltanissetta contro i sindaci ennesi - Live Sicilia

Siccità, è “guerra tra poveri”: Caltanissetta contro i sindaci ennesi

La diga Ancipa
Timidi segnali positivi dall'Ancipa
L'EMERGENZA
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PALERMO – Il livello della diga Ancipa si alza grazie alle piogge del week-end e in maniera direttamente proporzionale aumenta anche lo scontro istituzionale, dopo l’azione eclatante di alcuni sindaci e del deputato regionale del Pd Fabio Venezia che hanno tentato di bloccare il flusso idrico dall’invaso verso Caltanissetta e San Cataldo.

Dopo la condanna da parte del capo della Protezione civile Salvo Cocina e del governatore Renato Schifani, in mattinata Venezia ha replicato rilanciando le accuse: “Sulla crisi idrica la Regione ha fallito”. L’ultima puntata, però, arriva da Caltanissetta con la presa di posizione del sindaco Walter Tesauro che parla apertamente di “guerra tra poveri”.

L’attacco del sindaco di Caltanissetta

Tesauro attacca: “Con un atto di forza senza precedenti, i rappresentanti dei comuni ennesi hanno bloccato il potabilizzatore della diga Ancipa, impedendo l’erogazione idrica decisa dalla Cabina di regia regionale. Oltre 80mila abitanti sono stati lasciati senz’acqua, un’azione irresponsabile e ingiustificabile che antepone ipotesi di rischio futuro al dramma concreto che si consuma oggi nei nostri comuni”

“Oltre 80mila persone – sottolinea il sindaco Tesauro – si trovano improvvisamente private di un bene primario come l’acqua, a causa di una scelta miope e irresponsabile, basata su una mera ipotesi futura e non su una situazione di emergenza reale. È inaccettabile che, per paura di una possibile carenza idrica tra 40 giorni, si condannino oggi intere comunità a vivere senza acqua”. E ancora: “Ci troviamo di fronte ad una vera e propria guerra tra poveri, alimentata da speculatori e da una politica miope e populista. È inaudito che, mentre i nostri concittadini soffrono per la mancanza di acqua, ci siano coloro che strumentalizzano questa emergenza, senza preoccuparsi delle reali conseguenze delle loro azioni”.

Il sindaco di Caltanissetta si dice inoltre fiducioso per le precipitazioni di questi giorni. “Grazie alle piogge di ieri e oggi, questo volume è già salito a 340.000 metri cubi e continua a crescere grazie agli apporti dei terreni circostanti. Per soddisfare le necessità dei cinque comuni dell’Ennese sono sufficienti 4.000 metri cubi al giorno, mentre a Caltanissetta e San Cataldo ne basterebbero 6.000 al giorno per soli 6-7 giorni, il tempo necessario per riparare la conduttura”.

Pellegrino contro Venezia

La polemica sbarca poi all’Assemblea regionale siciliana, con il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pellegrino, che risponde alle accuse di Venezia: “Sta fomentando azioni che rischiano di innescare una catena incontrollata di tensione”, dice Pellegrino,

Secondo l’esponente forzista, Venezia “usa toni irresponsabili e compie atti inaccettabili, di cui ovviamente si assume ogni responsabilità in ogni sede”. Per Pellegrino “di fronte alla crisi idrica dovuta alla carenza di piogge, chi governa e chi ha responsabilità amministrative è chiamato a fare scelte che tengano conto di tutte le necessità di tutte le comunità, utilizzando al meglio le risorse disponibili”.

Poi la difesa del governo regionale che, “insieme con Protezione civile e Autorità di bacino”, sta “bilanciando necessità e risorse perché le difficoltà non gravino esclusivamente su alcune comunità“. Il capogruppo di FI all’Ars poi aggiunge: “Chiunque si faccia portavoce di esigenze di singoli a scapito di quelle collettive, soprattutto se indossa una fascia tricolore o rappresenta i cittadini all’interno delle istituzioni, alimenta tensione sociale”.

Catanzaro e Barbagallo replicano a Pellegrino

A Pellegrino replica il capogruppo del Pd a Sala d’Ercole, Michele Catanzaro: “A comportarsi in modo irresponsabile ed inaccettabile sono proprio Schifani e chi per suo conto gestisce in questo modo la crisi idrica – afferma -. L’onorevole Pellegrino faccia un giro nei comuni siciliani e si confronti con i sindaci assediati da cittadini senz’acqua, invece di piegarsi in modo così servile di fronte agli input presidenziali e rilasciare dichiarazioni con accuse campate in aria nei confronti dell’onorevole Venezia”.

“Nella sua traballante difesa d’ufficio nei confronti del governo Schifani – aggiunge Catanzaro – Pellegrino arriva a dire che la crisi idrica ‘è dovuta alla carenza di piogge’ quando sa bene anche lui che la maggiore responsabilità sta proprio nella gestione delle acque: dalle reti idriche alle dighe ed agli invasi, fino agli impianti che in molti casi sono inadeguati o attendono da anni interventi di manutenzione”.

Replica anche il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo: “All’onorevole Pellegrino, che da capogruppo di Forza Italia all’Ars si erge a difensore di Schifani, della protezione civile dispensando, a suo modo, pillole di democrazia, voglio far notare che quei ‘singoli’ a cui fui fa riferimento sono sindaci eletti e come, lui, rappresentano legittimamente una popolazione esasperata dall’inefficienza e dall’inadeguatezza con cui il governo regionale (non) si sta muovendo per affrontare l’emergenza siccità”, afferma.

La Cgil con i sindaci ennesi

Nella guerra che si è innescata, con tanto di denuncia da parte di Siciliacque, lo schieramento dei sindaci ennesi incassa però la solidarietà della Cgil: “Simo solidali con i sindaci e con la loro legittima protesta”, dicono i segretari della Cgil Sicilia e della Cgil di Enna, Alfio Mannino e Antonio Malaguarnera. “Otto mesi di cabina di regia regionale sono stati otto mesi di chiacchere, senza che l’acqua erogata sia aumentata di un solo litro – aggiungono -. Ora Schifani risponde di volta in volta a chi, anche qui legittimamente, gli tira la giacca, senza che il sistema faccia un passo in avanti. Questo sì che è un comportamento irresponsabile”.

Ancipa, la situazione migliora

Dall’Ancipa, intanto, arrivano timidi segnali positivi: il volume dell’acqua è aumentato dopo le piogge degli ultimi giorni: “Siamo a circa circa 450mila metri cubi rispetto ai 230mila delle 12 di sabato 30”, annuncia Cocina. Nel frattempo, un vertice è in corso alla prefettura di Enna. presenti anche i sindaci che sabato hanno protestato.


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