L’Ars ha approvato l’ordine del giorno con cui sono stati apprezzati i bilanci consolidati della Regione siciliana 2020 e 2021. “Stiamo mantenendo l’impegno a regolarizzare la situazione economico-finanziaria della Regione, per dare ai siciliani un ente con le carte in regole e la certezza delle risorse a disposizione da usare nell’interesse della collettività”. Lo dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani.
Falcone: “Ridurre la platea degli enti regionali inattivi”
“Confortati dal parere dei revisori – aggiunge l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – abbiamo sottoposto all’Aula i due strumenti finanziari che monitorano la situazione economica di tutti gli enti che ruotano attorno alla Regione, come partecipate e organismi strumentali o controllati dall’ente. Negli ultimi due anni è cresciuto il numero di enti revisionati e l’impegno del governo Schifani è di giungere a una revisione ancora più capillare. In particolare, intendiamo ridurre la platea degli enti regionali inattivi, sorti in passato per perseguire delle finalità che ormai si sono esaurite. Già entro l’anno – conclude l’assessore all’Economia – intendiamo cancellarne almeno una decina”.
Su 67 soggetti pubblici, sono soltanto 32 gli Enti regionali che risultano inclusi nel bilancio consolidato della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2020, il documento contabile a carattere consuntivo che rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del Gap, il gruppo amministrazione pubblica, che ruota attorno alla Regione. Gli altri 35 non hanno fornito all’amministrazione la necessaria documentazione. E’ quanto si legge nella relazione che il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Dario Daidone, ha letto a Sala d’Ercole.