Sicilia, tsunami Cannes: tutti contro FdI, rischio crisi di governo

Sicilia, tsunami Cannes: tutti contro FdI, rischio crisi di governo

Messina attacca Schifani. Gli alleati lo difendono e chiedono un chiarimento urgente

PALERMO – Manlio Messina contro Renato Schifani e tutti contro Manlio Messina. È alla porta del partito dell’ex assessore regionale al Turismo, Fratelli d’Italia, che bussano gli alleati del governo di centrodestra alla guida della Sicilia.

Una, due, tre, quattro note in rapida successione. Aspettano un chiarimento, una presa di distanza da quanto dichiarato da Messina sul caso Cannes.

La Lega

E se non accadesse? Le conseguenze le mette sul piatto Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Ars. Parla di “toni oltraggiosi“ usati contro “il presidente Schifani”. La sua durissima nota si chiude con una frase che suona come un avvertimento politico: “Se i temi e i metodi sono quelli dell’attacco con ribaltamento delle responsabilità sul presidente della Regione penso che si rischi di giungere politicamente ai titoli di coda”,

Caronia interviene in “difesa” del governatore. E lo fa senza mai indicare per nome chi “i toni oltraggiosi” avrebbe usato, e cioè l’ex assessore al Turismo Manlio Messina che ha “scaricato” su Schifani le responsabilità della vicenda.

Se errori, o peggio reati (sono in corso tre indagini al momento solo conoscitive) sono stati commessi, secondo Messina, bisogna chiederlo allo stesso Schifani perché era “assessore ad interim” quando veniva dato il via libera agli eventi di Cannes, finanziati con 3,7 milioni di euro (Messina nulla dice sui 2,2 spesi quando era lui assessore l’anno scorso).

Dalle parole emerge l’acredine che sembrava superata, legata alla complicata fase post elettorale, quando si attese a lungo per la formazione del governo Schifani. La casella dell’assessorato al Turismo fu quella che diede i maggiori grattacapi. Caronia lo puntualizza quando spiega che Schifani “è il capo di un governo nel quale Fratelli d’Italia ha ruoli importanti e per i quali, in particolare per la nomina dell’assessore regionale al Turismo ha insistito nella trattativa per la formazione del governo regionale”.

“Se i temi e i metodi sono quelli dell’attacco con ribaltamento delle responsabilità sul presidente della Regione penso che si rischi di giungere politicamente ai titoli di coda”, conclude Caronia.

Forza Italia

Le cui parole si aggiungono a quelle di Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia. Il clima nella maggioranza di centrodestra è rovente. Pellegrino, che contesta a Messina “una sorprendente e poco accurata conoscenza dei meccanismi di governo e delega all’interno dell’amministrazione”, definisce “gravissime le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia”. Critica “toni e illazioni offensive nei confronti del Presidente della Regione scelto e sostenuto in campagna elettorale da tutta la coalizione di centro destra”.

Quindi l’invito: “Crediamo che sia urgente e indispensabile un chiarimento da parte di Fratelli d’Italia per garantire l’indispensabile spirito di fiducia e rispetto e l’altrettanto indispensabile azione sinergica fra i diversi componenti del Governo, senza i quali vi è il concreto rischio di non garantire un proficuo lavoro a servizio dei cittadini siciliani che hanno scelto Renato Schifani come Presidente della Regione.”

Come dire, Fratelli d’Italia chiarisca, e in fretta, se sta dalla parte di Messina (e del suo successore Francesco Paolo Scarpinato) o del governatore Schifani.

Nuova Dc

Che è in soldoni la richiesta del capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace: “Occorre un immediato chiarimento da parte di Fratelli d’Italia e un incontro tra i capigruppo della maggioranza per ritrovare quell’unità indispensabile tra le diverse componenti del governo per poter continuare a lavorare sinergicamente a servizio dei siciliani”.

“Sulla vicenda del contratto tra la Regione e la società Absolute Blue è stato proprio il presidente della Regione ad intervenire chiedendo più volte spiegazioni all’assessore Scarpinato, senza riceverne, e a bloccare il contratto con un suo atto – aggiunge il commissario della Dc, Totò Cuffaro -. Sarebbe meglio, per il bene della Sicilia e dei siciliani, che Fratelli d’Italia chiarisse la propria posizione in merito alla vicenda e l’onorevole Messina rivedesse le sue dichiarazioni”.

L’ultimo in ordine cronologico a intervenire è l’assessore del Mpa Robeerto Di Mauro: “Riteniamo fermamente convinti che il presidente della Regione non abbia assunto alcuna iniziativa, peraltro non di competenza politica, sulle scelte dell’assessorato al Turismo e degli altri rami del Governo nei giorni in cui ha esercitato i poteri della Giunta. Lo professiamo con sincera ed essenziale sobrietà. Altresì riteniamo che, piuttosto che comunicare attraverso i mass media l’implicita e non disinteressata appartenenza alla tifoseria, le forze politiche si attivino per il confronto franco e costruttivo al fine di chiarire e di concordare le importanti scelte da compiere”.

E Schifani, cosa pensa delle parole di Messina? “Ogni commento è superfluo, preferisco un secco No Comment”. Per lui hanno parlato gli alleati. Tutti contro Messina e il suo partito, Fratelli d’Italia.


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