PALERMO – Il tavolo regionale del centrodestra è stato convocato per giovedì su input del neo coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso. Azzurri, meloniani, leghisti, autonomisti, cuffariani e i centristi di Saverio Romano cercheranno di fare sintesi e scongiurare la possibilità di correre divisi nei capoluoghi di provincia (e on solo) chiamati alle urne.
Le scelte romane e i malumori del Mpa
Ma Palermo non è la sola ad avere voce in capitolo. Anzi. A livello nazionale continuano le interlocuzioni tra i tre partiti nazionali della coalizione soprattutto sulla sfida di Catania. Un fatto che sta creando malumori soprattutto tra gli autonomisti.Il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Lombardo, lo dice a chiare lettere. “Non accetteremo ipotesi che non ci vedano partecipare direttamente alla scelta”, dice a Live Sicilia.
La preoccupazione, fondata, degli esponenti di partiti senza appigli romani è di subire la scelta romana. Nella Capitale infatti si è spostato lo scontro tra Lega (la deputata Valeria Sudano) e FdI (l’ex assessore regionale Ruggero Razza o l’ex assessore comunale, di rito pogliesano, Sergio Parisi) sulla primazia nell’indicazione del candidato sindaco. Sono soprattutto i meloninani, va ricordato, a spingere l’acceleratore su una scelta romana, certi che Catania spetti di diritto ai Meloni boys.
Cuffaro mette i puntini sulle i
Evidentemente non la pensa così Totò Cuffaro. “Non ci sono scelte precostituite da parte di chi ritiene che gli spetta il sindaco, se queste sono le motivazione con cui si approccia il problema si perde, bisogna trovare le ragioni di una candidatura condivisa da tutti diversamente noi rischiamo di fare la fine che hanno i sindaci della coalizione a Milano e Roma”, spiega a Live Sicilia. Ma le spaccature non riguardano soltanto la città etnea, come ricorda il leder della Dc.
“Bene ha fatto il nuovo commissario di Forza Italia, Marcello Caruso, a prender l’iniziativa e farci sedere attorno a un tavolo per farci trovare le ragioni per stare insieme a Catania, Siracusa, Acireale, Licata, Trapani, etc.. votare in primavera ha scatenato un fiorire di candidature, va bene la primavera ma fermiamoci a riflettere insieme”, dice Cuffaro. L’unità della coalizione a tutte le latitudini dell’isola è un banco di prova cruciale per la maggioranza e per il nuovo corso azzurro del tandem Schifani-Caruso.