Centrosinistra, mercoledì l'incontro tra Letta e Conte - Live Sicilia

Centrosinistra, mercoledì l’incontro tra Letta e Conte

La coalizione al lavoro in vista delle primarie online.

PALERMO – Il laboratorio del centrosinistra siciliano è in gran fermento. Trovata la quadra sulle prime indicazione per la scelta dei candidati alla presidenza della Regione, si lavora di buona lena per definire le regole definitive. Mercoledì sera ci sarà un’altra tappa fondamentale: l’incontro tra il segretario del Pd, Enrico Letta, e il presidente del M5S Antonio Conte. La corrispondenza di amorosi sensi, almeno alla latitudine sicula, prosegue più o meno a gonfie vele (anche se il manuale Cencelli non si potrà riporre del tutto in un cassetto). E sulle regole di massima e sul mezzo individuato saranno chiamati a confrontarsi i due leader.

Il piano di massima

Ma andiamo a quello che sappiamo finora. Lo schema di massima prevede una sessione unica di voto online nel periodo nel periodo compreso tra il 16 (opzione più plausibile) e il 24 luglio con un tour preliminare di almeno 12 assemblee territoriali e una decina di gazebo sparsi in giro per l’isola.

Da quanto trapela, gli elettori dovrebbero registrarsi cinque giorni prima del voto iscrivendosi a una piattaforma che sarà online nei prossimi giorni e ottenendo direttamente sul proprio telefono cellulare un codice che equivale a una tessera elettorale. L’accordo prevede che entro il 10 giugno alle ore 12 dovranno essere presentate le candidature con l’obbligo del numero di firme a sostegno di ogni frontman (duemila circa). A blindare i partecipanti alla coalizione ci penserà un patto d’acciaio (con tanto di sigillo notarile): sarà necessario presentare per ogni competitor almeno una lista in cinque province e obbligatorio sostenere il candidato che sarà incoronato dalle urne virtuali.

Nodo candidati

Insomma, i giochi sono (quasi) fatti. Restano sul tavolo ad oggi tre candidati: Claudio Fava (Cento Passi) e i pentastellati Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola. Questi ultimi in realtà attendono di capire cosa accadrà all’interno del Movimento e nella coalizione. Cioè se ogni partito potrà avanzare il nome di un solo candidato e se i vertici pentastellati rivedranno la regola dei mandati.

Ad oggi, infatti, statuto alla mano, il sottosegretario Giancarlo Cancelleri non potrebbe correre alle regionali senza una deroga (ipotesi che varrebbe anche per altri colleghi di altri territori e di cui si discute a livello nazionale). Idem per l’eurodeputato Dino Giarrusso che ha un mandato elettivo in corso. Se Cancelleri dovesse ottenere la deroga, infatti, i vertici siciliani del Movimento potrebbero decidere quale candidato (magari con un ticket) fare correre. “Ne discuteremo al nostro interno”, fanno sapere fonti qualificate.

E Di Paola fa un passo in più. “Non sono un solista, lavoro per la squadra”, dice a Live Sicilia confermando la propria disponibilità a candidarsi, ma sottolineando che la priorità rimane la vittoria del Movimento (e della coalizione).  Nel frattempo i dem sarebbero a un passo dal sì definitivo dell’eurodeputata Caterina Chinnici. Da Bruxelles, però, la risposta ufficiale (come da un paio di settimane a questa parte) è che non ci sono, ad oggi, novità sul tema. E c’è chi spera che con il sistema messo su si possa allargare la platea dei candidati e pescare anche altrove. L’unico limite invalicabile per aggregare? “Solo formazioni alternative al governo delle destre”. E qualcuno, mormorando, aggiunge: “Sovraniste”. Chissà per chi si aggiungerà un posto a tavola.  


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