Sicilia, precari Covid: "Patrimonio da salvare"

Sicilia, precari Covid: “Non è prudente farne a meno”

Intervista con il senatore Raoul Russo. Il milleproroghe e gli amministrativi.

Senatore Raoul Russo, facciamo chiarezza sul Milleproroghe e sui precari Covid?
“Grazie a un nostro emendamento di cui sono primo firmatario, grazie all’impegno di Fratelli d’Italia, dopo l’assorbimento dei sanitari, sancito dalla Finanziaria, si è esteso anche al personale amministrativo la possibilità di essere stabilizzato. Un dettaglio importante: questo vale per chi abbia i requisiti, anche se i contratti in essere non sono stati prorogati”.

Ecco il quadro generale. Veniamo alla Sicilia?
“Il provvedimento chiama direttamente in causa le regioni che, secondo le loro esigenze, le risorse a disposizione, sceglieranno come avvalersi di questo strumento e di queste persone”.

Dunque, se la Sicilia non ha soldi…
“Io penso che, anche in Sicilia, sarebbe importantissimo non disperdere un patrimonio di sapere e di esperienze che è maturato nel corso di un momento molto difficile”.

Anche gli amministrativi?
“Certo, la sanità è, in una parte non piccola, burocrazia, assistenza, telefonate a cui rispondere, pratiche da portare avanti, sportelli…. Non ci sono soltanto i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari. Gli amministrativi hanno condiviso gli stessi rischi di tutti, fin dal primo giorno, quando i vaccini non c’erano”.

Lei, insomma, auspica le stabilizzazioni per tutti?
“Io ho ben presente l’importanza di un posto di lavoro da garantire. Ma qui non si tratta soltanto di questo aspetto. C’è un massiccio turn-over nella pubblica amministrazione e riguarderà pure la sanità. Dobbiamo migliorare le prestazioni sul territorio, sorgeranno nuovi ospedali e sarà essenziale il massimo contributo per garantire i servizi”.

Pensa pure agli informatici, ai tecnici?
“Per me è personale amministrativo a tutti gli effetti, visto che viviamo un’epoca digitale. E poi…”.

E poi?
“Una riorganizzazione servirà per l’ordinario, ma pure, speriamo di no, per una eventuale emergenza sanitaria che dovesse manifestarsi. Non potremmo farci trovare impreparati”. (rp)


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI