Sicurezza, violenza e movida: la nota della prefettura - Live Sicilia

Sicurezza, violenza e movida: la nota della prefettura

Convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica

“Il Prefetto Cucinotta (nella foto) ha convocato per venerdì 25 agosto alle ore 10, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Nel corso dell’incontro sarà approfondito, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, il tema della sicurezza nelle aree della movida al fine di procedere, d’intesa con le Forze di Polizia e l’Amministrazione comunale, ad un’analisi congiunta della problematica”. Così si legge in una nota inviata dalla prefettura.

Nicolao: “Il prefetto convochi chi vive il territorio”

“Il prefetto, al comitato per l’ordine e la sicurezza, inviti anche chi vive il territorio in prima persona“. A dirlo è Antonio Nicolao vice presidente della prima circoscrizione. “Il prefetto – continua Nicolao – ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza per il 25 agosto, e questa è un ottima iniziativa; anche perché la prima circoscrizione le parti sociali e le diverse associazioni del centro storico avevano chiesto, lo scorso 12 giugno 2023, una maggiore attenzione alla sicurezza e alla legalità per Palermo“.

“Molto probabilmente la signora prefetto non convocherà una delegazione dei partecipanti al corteo, per gerarchie istituzionali, infatti al tavolo credo sia necessario che ci sia il sindaco o un suo delegato come l’assessore di città storica. Penso che incontrare consiglieri di circoscrizione, presidenti di associazioni e referenti di parti sociali, non possa che essere utile e propedeutico, al fine di mettere in pratica iniziative e risorse condivise, perché molto spesso queste figure sono proprio i primi anelli di collegamento tra cittadini e istituzione e quindi potrebbero rappresentare e indicare situazioni sul nascere che potrebbero essere oggetto di approfondite indagini finalizzate a prevenire eventuali reati. Ecco perché sarebbe un’iniziativa che andrebbe verso una direzione di partecipazione attiva del cittadino – conclude Nicolao – senza necessariamente esporsi o presentare esposti, chiaramente questo si potrebbe fare con un numero di figure dello stato sufficienti alle esigenze della città“.


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