Siracusa, roghi anche in centro | La situazione sempre più critica - Live Sicilia

Siracusa, roghi anche in centro | La situazione sempre più critica

(Foto di Massimiliano Torneo)

Decine di villette lambite dal fuoco. Chiuso anche un tratto di statale.

SIRACUSA – Siracusa brucia da ieri, coinvolto anche il centro abitato; evacuato un residence privato a Belvedere; la Forestale chiede da 24 ore l’intervento dei canadair ma non sono ancora arrivati. Oggi la Protezione civile ha disposto attività di “avvistamento e controllo” e il sindaco ha lanciato alla cittadinanza un appello anti piromani. Da stamane brucia anche la zona Nord: Anas comunica che la strada statale 114 “Settentrionale Sicula” è provvisoriamente chiusa dal km 126 al km 130, tra Villasmundo e Brucoli, a causa di un vasto incendio. “I veicoli diretti a Siracusa dovranno uscire dalla statale allo svincolo di Castelluccio-Brucoli, mentre quelli diretti a Catania dovranno uscire allo svincolo di Villasmundo”.

Con le ferite ancora aperte per i cento ettari di patrimonio dell’umanità andato in fumo nel sito Unesco Pantalica-Cava Grande nella Valle dell’Anapo, la provincia di Siracusa vive ancora momenti di emergenza incendi. Ieri forte odore di fumo avvertito fino a notte fonda in tutta la città per gli incendi tutto intorno e anche in pieno centro abitato. Si è trattato di incendi detti “di interfaccia”, ossia che riguardano aree urbane-rurali, luoghi geografici dove il sistema urbano (con abitazioni e persone) e quello rurale si incontrano: lo ha spiegato il responsabile del servizio di Protezione civile del Comune, Giuseppe Amato. Impegnate squadre di vigili del fuoco, Forestale e Protezione civile. Il più grave in contrada Sinerchia, zona Belvedere (frazione Nord di Siracusa): famiglie intere evacuate nel residence privato Edelweiss.

Decine di villette lambite dal fuoco, un centinaio di persone costrette a lasciare le abitazioni prima che tutto tornasse alla normalità in tarda sera. Sempre a Belvedere, anche un’altra area colpita: il fuoco ha lambito stavolta diverse attività commerciali, bruciando terreni colti e incolti. Sette i focolai in zona Carancino: coinvolte principalmente alcune masserie. La città ha cominciato a bruciare nel tardo pomeriggio fino a notte. A fuoco parecchie aree incolte in pieno centro abitato fino a lambire le abitazioni: polemiche tanto per le aree pubbliche lasciate incolte, quanto per la probabile natura dolosa. Particolarmente pesanti gli incendi in via Napoli, centro storico della Borgata Santa Lucia; via Bulgaria e via Italia, nelle periferie di Santa Panagia e contrada Palazzo; via Monti, rione Pizzuta. Oggi l’allerta caldo del ministero della Salute, incrocia l’emergenza incendi: il Comune ha istituito una sala operativa di Protezione civile (il Coc), con il coinvolgimento del personale “Funzioni di supporto” e delle associazioni di Volontariato presenti nel territorio, per fronteggiare tutte le eventuali emergenze.

Il sindaco Giancarlo Garozzo ha firmato l’ordinanza apposita, a tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica. Presidi sanitari mobili sono previsti nelle aree con maggiore flusso di persone: Ortigia, zona archeologica. Ma è l’eventuale natura dolosa degli incendi che preoccupa il primo cittadino: “Vi chiedo collaborazione – ha detto, rivolto alla cittadinanza -: ieri giornata con troppi incendi, c’è qualcosa che non va. Abbiamo diverse squadre dei vigili e le sempre disponibili associazioni di Protezione civile che controllano il territorio, ma non basta. Oggi è un’altra giornata di caldo importante, se vedete persone che appiccano incendi informateci tempestivamente, non vediamo l’ora di prendere questi delinquenti”. I numeri comunali a questo scopo: 0931 451151, 800632328, 3484981781.

Infine, emergenza nell’emergenza: è ancora giallo sul fenomeno che da 5 notti riguarda la zona Sud del territorio comunale (aree agricole e zone balneari). I cittadini denunciano una sorta di “nube tossica”: dopo la mezzanotte l’aria diventa irrespirabile per la presenza qua e là di focolai a bassa combustione in aree impervie e difficili da individuare. La polizia ambientale del Comune ha predisposto pattugliamenti e chiesto anche in questo caso aiuto ai cittadini per segnalazioni (questo il numero: 3484981781). Si teme uno smaltimento illegale dei residui agricoli di potature e forse delle serre. Le segnalazioni parlano di materiale plastico e chimico. Va detto che per tre settimane nei Centri comunali di raccolta non ha funzionato lo smaltimento dei alcuni rifiuti speciali, come gli sfalci di potatura (ritardo di pagamenti tra gestore del servizio Igiene urbana e discarica). Il timore è che gli utenti, siano essi privati o aziende agricole, si siano sentiti costretti a smaltire come capita. Continuano i pattugliamenti e il comandante della polizia municipale, Enzo Miccoli, ha chiesto l’intervento dell’Arpa per analizzare l’aria.

Aggiornamento ore 19:00

Le fiamme stanno rendendo infernale il tragitto tra Catania e Siracusa. In questo momento è chiusa l’autostrada tra le due città, in direzione Catania, per un incendio al chilometro 2,300, nella provincia di Siracusa. I focolai riguardano le prossimità degli svincoli di Priolo, Melilli, Sortino e Augusta. Il fuoco aveva già costretto Anas a chiudere un tratto dell’autostrada nel primo pomeriggio in direzione Siracusa. Ora la chiusura è nella direzione contraria, sempre in prossimità dei tre comuni del Siracusano.

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