Comuni, siti Unesco e facciate | Finanziaria “anti Coronavirus” - Live Sicilia

Comuni, siti Unesco e facciate | Finanziaria “anti Coronavirus”

Legge di stabilità verso l'approvazione. Tutte le novità. Assente il presidente Musumeci.

Trecento milioni per i Comuni, contributi per i siti Unesco, per ricapitalizzare le società partecipate e per ristrutturare immobili e rifare facciate. Ma soprattutto prestiti e tanta speranza. Manca poco all’approvazione della Finanziaria “anti Coronavirus”. In tarda serata il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha preso atto della stanchezza dell’Aula e ha deciso di rimandare la discussione alle 11 del mattino. “Si stavano facendo errori – ha detto Micciché a margine della seduta – era evidente che c’era troppa stanchezza, e quando è così, c’è anche il rischio di fare altri errori. Del resto, considerato il lavoro che ci aspettava, si rischiava di finire non prima delle 4 del mattino. Se fossero stati tutti lucidi, avremmo continuato, ma non era così”.

I fondi per le categorie produttive

Istituito un fondo di 150 milioni di euro presso Irfis per la concessione di prestiti fino a 25 mila euro e di un contributo a fondo perduto di cinquemila euro; quest’ultimo dovrà però essere destinato a spese di sanificazione ed adeguamento dei luoghi di lavoro e di produzione, nonché per le spese di interessi e di commissione. Un altro Fondo, sempre in Irfis, della capienza di 2 milioni servirà per le operazioni di anticipazione bancaria dei trattamenti di integrazione al reddito previsti dal “decreto liquidità”. Del fondo da 150 milioni, poi, 10 milioni sono destinati a imprese editoriali e 10 alla concentrazione e rafforzamento dei Confidi.

Un altro Fondo, da 40 milioni, sarà istituito invece presso Crias in favore delle imprese artigiane, mentre uno da 25 milioni sarà creato presso Ircac in favore delle società cooperative. Un intervento da 75 milioni di euro servirà per finanziare l’acquisto anticipato da parte della Regione di servizi turistici da erogare per finalità promozionale ai turisti una volta cessata l’emergenza sanitaria; 50 milioni di euro saranno invece destinati al settore dell’agricoltura.

I soldi ai Comuni

Si riparte però dalle norme approvate oggi. A cominciare da quelle destinate agli enti locai. Trecento milioni sono stati stanziati per i Comuni siciliani. Si tratta di Fondi Poc che quindi saranno disponibili in seguito alla riprogrammazione che dovrà passare anche da un dialogo col governo nazionale. Ed è questo una delle nubi sulla Finanziaria regionale: in più occasioni, in Aula, si è paventata la possibilità che gli stanziamenti non siano certi, visto che dovranno passare, appunto, da una modifica della destinazione dei fondi, mentre qualche timore è legato anche alle procedure che porteranno all’effettiva erogazione.

Ma tant’è. Una parte di questa somma, dell’entità di due milioni, è destinata ai Comuni definiti “zona rossa”. Altri sei milioni andranno a tutti i capoluoghi di provincia siciliani, “grazie ad un emendamento del M5S – si legge in un una nota – alla riscrittura governativa dell’articolo 9 della Finanziaria. Questo in quanto – hanno affermato i deputati 5 stelle in aula – tutti i capoluoghi di provincia stanno soffrendo i contraccolpi della Pandemia e non solo le città maggiori” Inizialmente, infatti, la norma prevedeva di destinare quei soldi solo a Palermo, Catania e Messina. Un milione va ai Comuni che gestiscono porti hub. Sette milioni e mezzo invece andranno al Comune di Palermo per la gestione della discarica di Bellolampo.

Partecipate, siti Unesco, immobili

In mattinata erano stati approvati altri due articoli. Il primo prevede uno stanziamento da 46 milioni destinato alla ricapitalizzazione delle società partecipate della Regione, una somma non superiore a 25 milioni per Riscossione Sicilia. La norma prevede poi un contributo da 5 milioni destinato ai siti Unesco siciliani e alla Fondazione Federico II. Il secondo articolo approvato invece autorizza la Regione a effettuare interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo degli immobili del patrimonio e del demanio regionale. Per questa misura è stata prevista una somma pari a 50 milioni di euro. Altri cinque milioni serviranno invece per il rifacimento delle facciate.

Le altre norme approvate

Superati gli scogli degli articoli più “delicati”, nella giornata del primo maggio il voto è andato avanti senza troppi scossoni e senza polemiche, a differenza dei giorni scorsi, quando il presidente della Regione Musumeci ha deciso di abbandonare per protesta i lavori. E da allora, in effetti, il governatore non è mai tornato a Sala d’Ercole nel corso dell’esame della manovra.

Approvato così l’articolo 12 che introduce misure straordinarie in favore del settore dei trasporti: misure che prevedono un impegno complessivo, negli anni, di circa due miliardi. Per i prossimi 6 anni sono previsti 1 miliardo per il trasporto su gomma, 390 milioni per il trasporto marittimo, 780 milioni per il trasporto via treno. Gratis i trasporti per poliziotti e vigili del fuoco, 30 milioni per i collegamenti aerei per le isole minori, Pantelleria e Lampedusa, e la continuità territoriale da Comiso e Trapani. “E’ un ottimo risultato, – il commento di Giusi Savarino, presidente della commissione Ambiente all’Ars – la mobilità deve essere garantita soprattutto nella fase della ripresa post Covid19. Sono molto soddisfatta di questo articolo della finanziaria che sostiene un settore importante, quello dei trasporti, messo in ginocchio dall’emergenza Covid”. Soddisfatto ovviamente anche il governo: “Con un investimento che supera i 165 milioni annui, per un totale di circa un miliardo in sei anni, il governo Musumeci pone le basi per un futuro di stabilità e crescita per il trasporto pubblico locale su gomma in Sicilia. All’impegno senza precedenti per mole di risorse, la Regione accompagnerà per la prima volta una strategia di pianificazione lungimirante, ma anche di rigorosa vigilanza sulle aziende, a cui chiediamo innovazione e sostenibilità, per garantire al meglio un servizio essenziale di mobilità dei siciliani”. È il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone.“Inoltre, dopo 14 anni – prosegue l’assessore – introduciamo la gratuità i servizi di trasporto pubblico locale per Forze dell’ordine e Vigili del fuoco. Una doverosa esenzione a uomini e donne in divisa che sono il nostro orgoglio nazionale e la nostra prima garanzia di sicurezza nella vita di tutti i giorni. Per quanto riguarda i trasporti ferroviari e quelli via cielo e via mare per le Isole minori la Regione pianifica l’impegno totale di un altro miliardo e 300 milioni di euro, assicurando i collegamento vitali per le comunità locali, le attività produttive di ogni ambito e l’economia turistica. Un ringraziamento – conclude Falcone – va a tutte le forze politiche dell’Ars per il sostegno accordato alla misura”. “Biglietto gratuito sui mezzi di trasporto pubblico per forze dell’ordine e vigili del fuoco. Sarà possibile grazie a una norma della Legge di Stabilità promossa da Forza Italia e approvata in Aula” sottolinea il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.

Approvato l’articolo che rifinanzia il Fondo di rotazione per gli interventi straordinari, al quale hanno potuto accedere in una prima fase solamente le Fondazioni e gli Enti pubblici: dal 2019 è stato esteso anche ai soggetti privati e compagnie teatrali con gestione cooperativistica operanti nel campo della produzione teatrale di prima fascia, nonché alle associazioni concertistiche di interesse regionale. L’articolo 15 interviene per facilitare l’accesso ai finanziamenti della misura “Resto al Sud”, mentre l’articolo seguente prevede incentivi e sgravi per il mondo dell’edilizia. Via libera all’articolo che prevede la gestione attiva delle sugherete demaniali, e anche quello successivo stanzia 400 mila euro per i dissalatori regionali.


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