SIRACUSA – Una denuncia per “asserite irregolarità nelle fasi di voto” immediatamente dopo la chiusura dei seggi, e ora anche il ricorso al Tar per ottenere un nuovo conteggio delle preferenze. Non si rassegna il deputato regionale Pippo Sorbello, arrivato secondo per soli otto voti, nella corsa a sindaco del suo comune, Melilli, nel Siracusano, vinta da un altro candidato, Giuseppe Carta.
Alle prime verifiche da parte dei carabinieri è seguito il sequestro delle schede elettorali della sezione 10, quella della frazione di Villasmundo. Al vaglio le schede dichiarate nulle. A confermare il sequestro, su delega della Procura di Siracusa, il comando dei carabinieri di Augusta, nel quale è stata effettuata la denuncia. Ma Sorbello non si è limitato a questo. Ha presentato anche ricorso al Tar: “Ho chiesto al tribunale amministrativo un nuovo conteggio delle preferenze – ha detto -. L’obiettivo è quello di fare chiarezza e credo che lo stesso dovrebbe fare anche il mio competitore e quelli fra i suoi sostenitori che si sono mossi correttamente e in buona fede. Chiedo – ha aggiunto – che si faccia presto e non per me, ma nell’interesse superiore di Melilli”.
Lo strascico si sta portando appresso polemiche e Sorbello parla anche di “compravendita vessatoria del voto” da far verificare alla magistratura. La competizione elettorale nel paese del Siracusano era già avvenuta in un clima avvelenato e intorpidito pure dalle recenti inchieste della Procura di Catania che hanno portato al sequestro della discarica Cisma, sita in quel comune. L’impianto è finito al centro di un’indagine per smaltimento illecito di rifiuti, con i titolari, catanesi, arrestati e accusati di contiguità mafiose. Indagato per corruzione era finito anche il direttore tecnico del Comune di Melilli.
