PALERMO – Blocchi stradali con decine di cassonetti, nel cuore della notte, a Brancaccio. I residenti del quartiere, per protesta contro i cumuli di rifiuti che negli ultimi giorni hanno ricoperto le vie della zona, hanno spostato i contenitori e impedito alle auto di percorrere alcuni tratti di strada, come quelli della rotonda e del sottopasso ferroviario. Quest’ultimo, non è stato transitabile per ore, in seguito alla presenza di una grossa quantità di rifiuti, poi dati alle fiamme, sull’asfalto.
Più di cinquanta stanotte gli interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale, che hanno domato gli incendi divampati da un capo all’altro della città. Le zone in cui si sono verificate le situazioni più critiche sono state quelle di Bonagia, Borgo Nuovo, Falsomiele, Cep. E ancora a Partanna Mondello, nel centro storico, in via Oreto, in via Palmerino, via Perpignano. E nel pomeriggio netturbini in corteo per chiedere garanzie occupazionali e di salvare l’Amia, l’azienda di igiene ambientale al centro di un duro confronto tra il sindaco Leoluca Orlando e i commissari straordinari che lo hanno accusato di adottare una “strategia della tensione”.
Nel frattempo aumenta anche il numero di cassonetti distrutti dalle fiamme, oltre ad un danno ambientale, infatti, quelle a cui si va incontro sono pesanti conseguenze economiche: ogni contenitore ha un costo di circa cinquecento euro. Le fiamme divampate in queste settimane, inoltre, hanno spesso coinvolto anche le campane destinate alla raccolta differenziata dei rifiuti, colonnine dell’Enel e pali dell’illuminazione pubblica, fino a lambire alcune auto parcheggiate.