“Per favore aiutatemi, mi tiene sequestrata. Con un coltello mi dice che mi vuole uccidere. Chiamate i carabinieri”. E’ questo l’accorato messaggio scritto su un foglio di carta, e non un sms come detto in precedenza, che una donna, segregata in casa ad Alcamo nel Trapanese, dal suo convivente, è riuscita a lasciare sul quaderno della figlia di otto anni. Le maestre dopo avere letto l’sos hanno avvertito il 112. La donna è stata così liberata. Il suo carceriere, A.L. pregiudicato di 41 anni è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Da circa due settimane, hanno accertato gli investigatori, l’uomo impediva alla donna di allontanarsi da casa: le aveva anche sequestrato il cellulare e le chiavi di casa. La costringeva inoltre a subire ripetute violenze. Negli anni passati il pregiudicato aveva anche picchiato il figlio minorenne e portatore di handicap della compagna. E per questo era stato condannato per lesioni dal tribunale di Trapani. La donna era stata ospitata in quel periodo in un centro di accoglienza. Dopo qualche tempo però i due erano tornati a vivere insieme. Ed erano ricominciate le violenze e le minacce. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella abitazione della coppia hanno trovato la donna in lacrime con ferite da arma da taglio e contusioni. In ospedale le è stata prescritta una prognosi di 10 giorni. Sul tavolo a portata di mano del suo convivente vi era un coltello con una lama di 33 centimetri.
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