CATANIA – Graziano Longo Minnolo resta ai domiciliari. La guardia giurata del Maas accusata di aver ferito mortalmente Giuseppe Giuffrida al culmine di una lite al Mercato Agro Alimentare di Contrada Junghetto il 3 ottobre scorso non tornerà in carcere. Lo ha deciso il Tribunale della Libertà che oggi ha depositato l’ordinanza con cui rigetta il ricorso del pm Angelo Brugaletta avverso a quanto disposto dal Gip Anna Rosa Recupido che aveva, dopo l’interrogatorio di garanzia, sottoposto agli arresti domiciliari il 24enne, indagato per omicidio volontario.
Il Tribunale della Libertà ha condiviso, dunque, le scelte del Gip Recupido. L’udienza è stata celebrata lo scorso 20 novembre davanti al Riesame presieduto da Gabriella Larato (a latere Currò e Valenti). Il pm titolare dell’inchiesta Angelo Brugaletta ha chiesto per l’indagato la misura detentiva viste le accuse a suo carico. La difesa di Graziano Longo Minnolo, rappresentata dall’avvocato Enzo Merlino, ha insistito sulla tesi della legittima difesa.
Una notizia che ha riempito nuovamente colorato di nero casa Giuffrida. I familiari di Giuseppe Giuffrida, mamma Giovanna, papà Vincenzo e i fratelli Agatino e Anna sono sconcertati per quella , che definiscono, “l’ennesima ingiustizia”. Attraverso una nota inviata dallo studio legale di Giuseppe Lipera, che li assiste, annunciano “ulteriori iniziative per tutelare la memoria di Giuseppe, ucciso a soli 22 anni, e in difesa della Giustizia e della Verità”. Queste “nuove mosse legali” saranno rese note ai giornalisti venerdì prossimo durante una conferenza stampa.