PALERMO – Sarebbe un barbiere l’assassino del falegname di 46 anni, Nicola Bifara, ucciso lungo la strada provinciale 2, in contrada Margi Sottana, nella zona di Partinico (Pa). A portare gli investigatori sulle tracce dell’uomo, che si trova in commissariato, è stato un amico della vittima, che si trovava a bordo della Golf assieme al falegname. L’auto sarebbe stata affiancata da una Fiat 500 da cui sarebbero partiti i colpi di arma da fuoco. Il falegname, secondo una prima ricostruzione, avrebbe lasciato l’auto tentando la fuga a piedi, inseguito dal suo assassino che avrebbe continuato a sparare. I sanitari del 118 hanno trovato la vittima in un vicolo in condizioni disperate per le ferite al torace. L’agguato è avvenuto intorno alle 9,30. A terra sono stati trovati cinque bossoli. L’amico della vittima, terrorizzato, è subito corso a piedi al vicino commissariato di polizia raccontando quanto era accaduto, e a quanto si apprende, fornendo anche il nome di chi ha sparato: sarebbe un barbiere di 51 anni. Il testimone, così come la vittima, conoscevano chi ha premuto il grilletto. Gli agenti coordinati, da Carlo Nicotri, hanno rintracciato il presunto omicida portandolo in commissariato per l’interrogatorio. Dai primi accertamenti sia la vittima sia il sospettato sarebbero due incensurati e non appartenenti ad ambienti della criminalità organizzata. Gli investigatori stanno seguendo diverse piste, tra cui quella passionale e quella legata a denaro.
La notizia
E’ morto il falegname di 54 anni, Nicola Bifara, raggiunto da cinque colpi di pistola lungo la strada provinciale 2, nella zona di Partinico (Pa). La vittima è deceduta in ospedale dove era stato trasportato in condizioni gravi dai sanitari del 118. Un sospettato del delitto è stato condotto nel commissariato di polizia.
Secondo quanto si apprende, la vittima era a bordo di una golf con un amico. L’assassino, probabilmente pure lui in auto, li ha affiancati e ha fatto fuoco. L’amico è corso in commissariato e avrebbe fatto il nome dell’uomo che ha sparato che evidentemente conosceva. Vittima e presunto carnefice non hanno precedenti per mafia. (di Riccardo Lo Verso)