Spina, i cani e gli animalisti | Ma il mercante di cuccioli c'è sempre - Live Sicilia

Spina, i cani e gli animalisti | Ma il mercante di cuccioli c’è sempre

"Affida i cani dietro pagamento di somme di denaro, li cede anche a minorenni, non si preoccupa del post-affido". A sostenerlo sono le associazioni animaliste che dopo il blitz delle forze dell'ordine della scorsa estate hanno segnalato nuovamente la presenza di Spina e dei suoi cuccioli in centro. L'uomo è stato più volte denunciato dai carabinieri e dalla polizia municipale. Ma torna sempre.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Un divieto di dimora che scadrà tra qualche settimana e una sfilza di denunce alla Procura da parte dei carabinieri e della polizia municipale. Oltre a sanzioni per centinaia di euro e continue segnalazioni degli animalisti che fino a pochi giorni fa hanno nuovamente avvisato le forze dell’ordine. Una raffica di provvedimenti dopo i quali Nino Spina è ancora lì: “il ragazzo con il codino” che in città in molti conoscono per il suo appello “aiutateci ad aiutarli”, riferito ai cuccioli in cerca di una casa, è stato recentemente avvistato in piazza Castelnuovo, all’angolo con via Ruggero Settimo, facendo scatenare le ire di chi, la scorsa estate, aveva assistito coi propri occhi al blitz avvenuto sotto i portici del centro città, quando fu fermato dai carabinieri e i suoi cani furono affidati alle associazioni animaliste.

Le stesse che adesso sono sul piede di guerra e non si spiegano come sia possibile che Spina sia tornato alla carica, con tanto di cartoni, scatole, altoparlante e quattro o cinque cuccioli alla volta che – secondo i volontari – verrebbero ceduti sotto il pagamento di un corrispettivo in denaro. “Lucra sui cuccioli – affermano i volontari delle associazioni e non si occupa del post-affido -. Per non parlare delle condizioni igieniche e di salute di questi animali”.

“Ha spesso affidato dei cuccioli anche a minorenni – spiega Manuela Bommarito, volontaria Uada – non pensando minimamente alle conseguenze. Io ho un negozio di mangimi ed accessori per animali ed è già capitato spesso che qualcuno sia venuto qui per consegnarmi uno dei cani da lui ceduto. Un bambino, ad esempio, ha preso un cucciolo da Spina, si è reso conto che i genitori non volevano tenerlo e loro si sono rivolti a me perché lui era irreperibile, chiedendomi di occuparmene. E quel cane era stato pagato. E’ pure capitato che uno dei suoi quattrozampe sia stato trovato impaurito e spaesato in piazza Politeama, dopo una fantomatica adozione. Anche in quel caso chi aveva detto di potersene prendere cura, un ragazzino, ci aveva ripensato e l’ha lasciato per strada. Non possiamo rimanere indifferenti a tutto questo – prosegue la volontaria – è necessario un intervento risolutivo che fermi questo meccanismo e stiamo lavorando con le altre associazioni in tal senso”.

Eppure, a quella dei carabinieri sono seguite le denunce della polizia municipale per inottemperanza al divieto di dimora, oltre alle sanzioni sul fronte del decoro urbano. “Ma così non si ottiene alcun risultato – dice il comandante Vincenzo Messina – le multe non bastano, è una lotta senza fine. Abbiamo elevato diverse sanzioni nei suoi confronti, abbiamo bonificato le aree in cui staziona disponendo il suo allontanamento, ma come polizia municipale il nostro compito finisce qui. L’anno scorso abbiamo anche fatto intervenire un veterinario dell’Asp che ha accertato le buone condizioni di salute dei cuccioli che aveva con sé, quindi anche l’ipotesi dei maltrattamenti avanzata dagli animalisti non ha trovato riscontro. I nostri controlli sono quotidiani anche al fine della sua eventuale individuazione nel centro città, quando puntualmente lo mandiamo via, ma lui inveisce contro gli agenti, si allontana e dopo alcuni giorni si ripresenta nonostante le denunce”.

E chi fa parte delle associazioni animaliste, come Geraldina Piazza dell’Uada, lancia un appello, fornendo anche il “vademecum” da seguire nel caso ci si trovi di fronte a qualcuno che vuole affidare animali per strada, come nel caso di Spina. “Bisogna assolutamente diffidare di coloro che non chiedono i documenti personali a chi vuole prendere in adozione un cane e, soprattutto, di coloro che non vogliono vedere a breve l’animale. Ogni cucciolo, infatti, deve essere attentamente monitorato anche nel periodo successivo all’affidamento per verificare che sia in buone mani”.

“Inoltre – prosegue – abbiamo buone ragioni per pensare che i quattro zampe offerti da Spina non siano sempre vaccinati nonostante lui dica di sì. Per accertare ciò, chiunque voglia prendersi cura di un cucciolo, deve chiedere il libretto sanitario in cui devono necessariamente apparire la firma e il timbro di un veterinario riconosciuto dall’ordine professionale. Inoltre – aggiunge Piazza – è bene diffidare da chi non consiglia la sterilizzazione e non sottolinea l’obbligo di microchippare l’animale, provvedimenti fondamentali per limitare il fenomeno del randagismo. Ma soprattutto – conclude – non bisogna mai pagare qualcuno per strada in cambio di un animale”.


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