Al via il Festival della legalità il ciclo di incontri e dibattiti con gli studenti del capoluogo siciliano. Ospiti oggi della manifestazione, Ficarra e Picone che si confronteranno con i giovani palermitani sul tema “Cu nesci arriniesci?”. Il dibattito, al quale parteciperà anche l’imprenditore Costantino Tartaglia, sarà moderato dallo scrittore e giornalista Ugo Barbàra.
A seguire, il primo appuntamento con “Sport e legalità”: un’iniziativa che si ripeterà tutte le mattine del Festival e vedrà protagonisti i giocatori del Palermo Rugby, neopromosso in serie B. Gli sportivi mostreranno le tecniche di uno sport che tanto appassiona i giovani e insegna regole di legalità e rigore.
Nel pomeriggio, invece, alle 18.00 avrà luogo la presentazione di “Sottotraccia”, rivista di saperi e percorsi sociali (Navarra Editore), moderata dal giornalista Claudio Reale. Presenti Rosalba Romano, assistente sociale e direttrice della rivista, Gioacchino Lavanco, presidente del Consiglio di Coordinamento dei Corsi di Scienze dell’Educazione e docente di Psicologia di Comunità presso l’Università degli Studi di Palermo, Michele Di Martino, dirigente del Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia.
Alle 19.30 sarà la volta dell’esibizione musicale del gruppo “Quelli della Rosa Gialla a Brancaccio”. L’allegra carovana dei ragazzi dell’associazione di volontariato nata e operante a Brancaccio sbarca al Festival della Legalità per far conoscere il quartiere come un luogo in cui si combatte la mafia attraverso la cultura, l’educazione, il teatro e in particolare il musical.
Last but not least, la giornata si concluderà con la lettura, alle 21.30, de “L’antimafia spiegata a mio figlio che la spiega a me” di e con Roberto Alajmo, scrittore e giornalista Rai, accompagnato al clarinetto da Dario Compagna.
E intanto, complice anche il bel tempo, sono in molti quelli che ieri mattina hanno deciso di trascorrere la domenica a Villa Filippina tra clown, esibizioni dei carabinieri e la celebrazione della Santa Messa nella cappella, riaperta al pubblico dopo oltre vent’anni. In visita al festival questa mattina anche un gruppo di giovani toscani, in Sicilia per un campo di studio sulle terre confiscate alla mafia a Corleone e riassegnate alla cooperativa sociale Lavoro e non solo.
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