CATANIA. Muove i primi passi il Cda della Srr (la Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) che entro il 30 settembre sostituirà le Ato che passeranno definitivamente in soffitta. La competenza d’ambito delle Srr è provinciale ed abbraccia 28 comuni del territorio: tra questi il capoluogo etneo, Catania. E per il presidente Massimo Rosso ed il Cda, vi sono alcune “spine” che dovranno necessariamente essere affrontate da qui a breve. Già nelle prossime ore è prevista, in verità, una riunione ad hoc per dirimere quelle che costituiscono le due questioni più urgenti. La prima: il passaggio del personale dall’Ato alla Srr. Un punto tutt’altro che scontato e che la legge definisce fino ad un certo punto. C’è da chiarire, infatti, se anche i lavoratori che effettuano il servizio di raccolta rifiuti vadano inglobati o meno nel nuovo calderone. La seconda: come dovrà essere affrontata la situazione debitoria? Come farsi carico dei debiti accumulati dai Comuni in tutti questi anni rimane una questione apertissima. Probabile, ma da studiare, un possibile bilancio sdoppiato da quello collegato alla Srr.
Del consiglio di amministrazione, va ricordato, fanno parte oltre al presidente Rosso, anche i sindaci Carmelo Galati (Sant’Agata li Battiati), Nino Borzì (Nicolosi), Mauro Mangano (Paternò) e Andrea Messina (San Giovanni La Punta).