Stallo sulla riapertura | Occupato Grande Migliore - Live Sicilia

Stallo sulla riapertura | Occupato Grande Migliore

La procedura per riaprire il grande magazzino di viale Regione siciliana deve essere conclusa entro il 7 marzo, o i 65 lavoratori rischiano di andare in mobilità. "Ostacolati dalla burocrazia, non ci muoveremo da qui se non si trova una soluzione".

LA VERTENZA
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PALERMO – Occupata nuovamente la sede di Grande Migliore. Una settantina di lavoratori, a partire dalle 7 di questa mattina, si sono dati appuntamento nei locali di viale Regione Siciliana aprendo le porte e occupando lo storico megastore. Protestano contro lo stallo della procedura per riaprire il punto vendita che non sembra ancora vedere la luce. Il ministero dello Sviluppo economico, lo scorso dicembre, aveva dato l’ok alla cessione definitiva del marchio Grande Migliore al gruppo di imprenditori palermitani Bellavia, per quanto riguarda i poli Notarbartolo e Trapani. Via libera che non era arrivato invece per il punto vendita di viale Regione Siciliana, con le trattative che hanno subito una battuta d’arresto.

Eppure la procedura per riaprire il grande magazzino deve essere conclusa in tempi brevi, entro il 7 marzo, o i lavoratori rischiano di andare in mobilità. Il loro destino infatti sembra essere appeso un filo, quello della burocrazia. “I lavoratori – spiega Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia – rischiano di rimanere schiacciati tra i meandri della burocrazia. Si tratta di persone che hanno segnato la storia del commercio nella nostra città e che per 25 anni hanno rappresentato un punto di riferimento per i palermitani”.

Il bando prevedeva l’assegnazione dei due piani dell’immobile, il piano terra e il seminterrato. Il piano inferiore però, secondo quanto spiega la Calabrò, non ha le dovute autorizzazioni per essere fruito e ciò ha causato il blocco della procedura. “La Gieco non può – incalza – o non vuole fare una richiesta per entrambi i piani e quindi c’è una situazione di stallo assoluto”. I sindacati dunque chiedono urgentemente un incontro con il Comitato di sorveglianza e con i componenti del ministero delle Attività produttive per “definire tutta la partita – incalza il segretario della Fisascat Cisl Sicilia -. Bisogna mettere un punto all’iter per l’assegnazione del ramo di azienda al fine di fare riaprire il centro commerciale e consentire ai 65 dipendenti (61 lavoratori e 4 amministrativi ndr) di tornare al lavoro”. Indecisione, intoppi e tempi di attesa “estenuanti” che hanno surriscaldato gli animi dei lavoratori, ormai decisi a non interrompere la forma di protesta e abbandonare i locali “fino a quando non sarà fissato l’incontro, qui a Palermo – dicono i lavoratori presenti -. Staremo qui giorno e notte. Abbiamo già ricevuto il sostegno di tanti cittadini che, passando, ci dimostrano la loro solidarietà e vicinanza. Vogliamo la riapertura e non può essere un cavillo burocratico ad interromperla”.


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