Stanco di lottare l'indifferenza | Biagio Conte: "Lascio Palermo" - Live Sicilia

Stanco di lottare l’indifferenza | Biagio Conte: “Lascio Palermo”

Il missionario laico Biagio Conte

Il missionario laico che da 25 anni assiste i senza tetto alza bandiera bianca e annuncia in una lettera l'intenzione di lasciare la città. "Esausto di lottare contro l’eccessiva burocrazia e l’indifferenza che mi opprimono e mi schiacciano quotidianamente".

La lettera della Missione Speranza e Carità
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2 min di lettura

PALERMO – Sono le 13 di un mercoledì di settembre quando arriva la laconica nota di resa che annuncia l’addio alla città di Palermo. Biagio Conte è esausto di “lottare contro i mulini a vento, l’eccessiva burocrazia e l’indifferenza che mi opprimono e mi schiacciano quotidianamente”.

Dopo 25 anni di attività di volontariato per aiutare gli ultimi, i senzatetto e gli extracomunitari che non hanno una luogo in cui rifocillarsi e dormire, il missionario laico annuncia di voler restituire alle istituzioni gli edifici in cui trovano riparo i suoi poveri bisognosi.

“Avete lasciato soli i poveri – si legge nella nota della Missione Speranza e carità -, i più deboli; e adesso anche la Missione di fratel Biagio, che da quasi venticinque anni si adopera ad aiutare i senza tetto. Non ritengo giusto aver lasciato soli chi ogni giorno si prodiga in aiuto ai tanti poveri bisognosi. La Missione, che in questi venticinque anni ha operato gratuitamente per portare aiuto ai più bisognosi, non è stata compresa, ancor peggio non è stata accettata ed egoisticamente esposta ai tanti rivali della città di Palermo; in particolare mi sento lasciato solo dai titolari delle tre strutture; Regione, Comune, Demanio”.

“Strutture utili e indispensabili all’accoglienza dei tantissimi che non hanno più una casa e un tetto per ripararsi – continua la nota di fratel Biagio -. Stanco di lottare contro i mulini a vento, l’eccessiva burocrazia e l’indifferenza che mi opprimono e mi schiacciano quotidianamente, siamo ormai al limite delle forze fisiche e mentali”.

“Fratel Biagio decide a malincuore di restituire le tre preziose strutture, tutte ubicate nella zona della Stazione Centrale di Palermo, l’ex disinfettatoio, l’ex istituto Santa Caterina e l’ex caserma aeronautica dove attualmente sono alloggiati gli accolti. Autorità, riprendete le strutture, e vi prego anche tutti gli accolti; purtroppo non riesco più a garantire loro la luce, il gas l’acqua, i viveri, le medicine e i tantissimi bisogni, per poter portare avanti le comunità (come una mamma che non ha da dare da mangiare al proprio bimbo ed è costretta ad “abbandonarlo”). Spero che tutti siete a conoscenza di quanto la Missione ha donato e contribuito per aiutare questa martoriata città di Palermo, ma mi rendo conto adesso che non si può fare niente di buono in questa terra di Sicilia, Italia, Europa. Fratel Biagio ha deciso di tornare nuovamente sulle montagne e nella madre terra, sicuramente più generosa”.


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