Startup Catania, il workshop di Unict e Confindustria - Live Sicilia

Startup, il workshop di Unict e Confindustria

L'iniziativa sulle competenze manageriali era rivolta agli studenti di Economia aziendale
IMPRENDITORIA
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CATANIA – Un mondo in fermento fra startup, PMI innovative e imprese familiari di media dimensione. Numeri in crescita in Sicilia, se si considera che 713 sono le realtà aziendali innovative di nuova costituzione per un fatturato complessivo di 259 milioni di euro, mentre quasi un migliaio sono le medie imprese del family business per ricavi aggregati vicini ai 18 miliardi di euro. Davide e Golia, insomma. Ma le une e le altre, le imprese innovative e le familiari, hanno bisogno di competenze manageriali per crescere nei mercati e dunque necessitano dell’apporto di figure professionali per dimostrare di saper stare sul mercato.

Startup Catania, il workshop

Per far luce su questo mondo, un workshop sulle competenze manageriali è stato organizzato dalla cattedra di Principi di Management insieme a Confindustria Catania al Dipartimento di Economia e Impresa. Destinatari di questo incontro sono stati studentesse e studenti del primo anno del corso di laurea in Economia Aziendale, presieduto dal prof. Sebastiano Mazzù, cui è spettato il compito di rivolgere il benvenuto a tutti gli intervenuti.

A seguire, gli indirizzi di saluto di Monica Luca, presidente di Imprenditoria Femminile, e di Fabrizio Fronterrè, presidente di Giovani Imprenditori, entrambi di Confindustria Catania, i quali hanno illustrato le iniziative fin qui messe in campo dall’associazione degli imprenditori etnei per facilitare i processi di cambiamento delle imprese, con il contributo professionale delle donne e delle giovani generazioni.

Gli interventi

Negli interventi introduttivi al workshop, Elita Schillaci e Rosario Faraci, docenti di Principi di Management, si sono soffermati sull’importanza dei processi di managerializzazione delle imprese siciliane. Secondo la prof.ssa Schillaci, in tali processi risultano decisive le competenze digitali per via delle trasformazioni in atto nell’economia e nella società, ma sarà determinante anche l’apporto professionale delle donne, per molto tempo considerate la “parte invisibile” delle organizzazioni e adesso, per fortuna, più presenti anche nelle posizioni di vertice e di responsabilità alla guida delle aziende. Secondo il prof. Faraci, parlare di managerializzazione delle start up e delle imprese familiari siciliani è fondamentale, perché entrambe le tipologie aziendali hanno bisogno di competenze tecniche e di soft skills ulteriori rispetto a quelle apportate dai fondatori nonché dai titolari e i loro familiari.

Due interessanti casi studio sono stati presentati dai loro diretti protagonisti: Davide Pisasale ha illustrato il modello organizzativo della startup Aitho, di cui è amministratore delegato; Marialaura Ontario, direttore generale di Ontario Group, accompagnata da Alessandra Misuraca, ha descritto molto bene i processi cosiddetti di “managerializzazione gentile” dove è fondamentale, per quanto silente, il contributo delle donne e di laureate nell’ambito delle imprese familiari siciliane.

Infine, sono intervenuti Elena Vecchio, di Federmanager Sicilia Orientale, e Salvo Virgillito insieme a Tito Giuffrida, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania, i quali hanno rimarcato l’importanza di apportare nuove competenze manageriali nelle imprese siciliane, sia per accelerare la crescita sia per gestire per gestire le criticità organizzative e societarie in taluni momenti della loro vita aziendale.


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