CATANIA – Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, lancia in videoconferenza gli Stati generali del turismo davanti a una platea fatta di deputati nazionali, amministratori e assessori, tra i quali, in prima fila, c’è Manlio Messina, assessore siciliano al Turismo. Padrone di casa, per la seconda volta in pochi mesi, è Salvo Pogliese, ex deputato europeo e regionale che, alla guida della città di Catania, ha portato con sé “300 amministratori” alla corte di Giorgia Meloni. Tutti provenienti da Forza Italia.
Nella Sicilia infiammata dal braccio di ferro, continuo, tra gli ex azzurri e Gianfranco Micciché, i meloniani si compattano, in una terra chiave per gli appuntamenti elettorali. “Se noi – ha detto Meloni – che siamo la patria del sole nel settore del turismo guadagniamo gli stessi soldi della Gran Bretagna che, non me ve vogliano, è la patria della pioggia, allora c’è qualcosa che non funziona”. La leader di Fratelli d’Italia ha aggiunto che “promuovere l’Italia è un impegno importante che non può essere demandato alle regioni, ma deve essere una priorità dello Stato. Noi abbiamo un marchio fortissimo, ma non siamo in grado di utilizzarlo. Abbiamo più di mille enti che si occupano di turismo. E non mi sembra che sia normale. Per questo – ha ricordato – da tempo chiediamo l’istituzione di un ministero del Turismo, che sappia fare sinergia con tutti gli attori in campo. C’è una grande miopia alla base di tutto questo. In Italia si incentiva l’arrivo di tutti, tranne di quelli che spendono i soldi: i turisti. C’è la Via della seta: allora facciamo venire i turisti cinesi in Italia invece di farci invadere dei prodotti cinesi. E poi – ha sottolineato la presidente di FdI – ci vogliono le infrastrutture materiali e immateriali, questa è la grande questione dell’Italia”. Meloni ha anche rilanciato il ruolo del turismo all’interno delle politiche nazionali. “Noi vogliamo essere il partito del turismo – ha detto Giorgia Meloni – e non potrebbe essere diversamente perché chi ama la propria terra, chi ama l’Italia non può non occuparsi di turismo”.
GLI OPERATORI – Altro tema è quello degli imprenditori del settore turistico. “Noi siamo costantemente impegnati – ha aggiunto Giorgia Meloni – a mantenere un dialogo aperto con gli operatori del settore. L’Italia per poter sviluppare il suo potenziale turistico ha bisogno di smettere di massacrare le sue imprese, che non sono solo quelle del turismo, ma anche le altre. Chiedono meno tasse, meno burocrazia e invece la politica in questi anni ha fatto l’esatto contrario. Penso – ha sottolineato ancora – all’effetto devastante del Decreto dignità e ora si sta parlando della rivalutazione dell’Iva che è un paradosso. E tra le ipotesi deliranti di questo Governo c’è proprio quella che vedrebbe l’aumento dell’Iva sulle strutture ricettive. Sarebbe un provvedimento devastante che metterebbe in ginocchio un intero settore al quale, invece, l’Iva andrebbe tagliata per consentire di competere con nazioni in cui già ora l’Iva è più bassa. Mi prendo l’impegno solenne – annuncia la presidente di FdI – che se Cinque Stelle e Pd dovessero andare avanti su questa strada saremo pronti a fare le barricate contro questo ennesimo scempio che invece di aiutare uno dei settori fondamentali della nostra economia, fa di tutto per farci cassa e ne impedisce lo sviluppo”.
IL SINDACO – Pogliese, da poche settimane coordinatore della Sicilia orientale per Fratelli d’Italia, è anche il sindaco metropolitano e, quando prende il microfono, picchia duro, soprattutto contro gli amministratori regionali del passato. “Bisogna fare autocritica – dice Pogliese – per quello che è accaduto in Sicilia grazie al mondo istituzionale, dove tutti sono stati responsabili, sebbene con percentuali diverse. Io ricordo a me stesso che noi siamo stati bravissimi a dilapidare centinaia di milioni di euro di fondi europei per promuovere con campagne bellissime del punto di vista grafico la Sicilia ma in Sicilia”. Il sindaco di Catania è convinto che “la carta vincente per attirare nuovi flussi turistici sia la destagionalizzazione”. “In autunno e inverno – ha aggiunto – non possiamo vendere gli stessi prodotti turistici che vendiamo in estate. Al Comune di Catania abbiamo fatto una delibera per il turismo sportivo che prevede un sistema di premialità per chi decide d’investire in eventi che si svolgono nei mesi autunnali e invernali, che possano richiamare turisti tutto l’anno. Le imprese propriamente turistiche – ha concluso il sindaco – incamerano il 40% di ciò che un visitatore spende, il 60% viene distribuito in altre attività sul territorio. Il turismo, insomma, è un volano per l’intera economia”.