PALERMO – Stop dal primo maggio ai contratti per il personale ‘comandato’, dipendenti provenienti da altri enti pubblici ma a carico delle casse regionali, in servizio al dipartimento Bilancio: i posti d’ora in poi non saranno più 15 ma 5 e per coprire le postazioni la Regione, per la prima volta, si avvale di un avviso pubblico, predisposto in questo caso dal ragioniere generale, Mariano Pisciotta. Il dipartimento Bilancio dà così applicazione a una apposita delibera della giunta Crocetta, approvata lo scorso 7 febbraio, che prevede la riduzione dei posti per i ‘comandati’ con lo scopo di contenere i costi. Il ricorso al concorso per titoli segna un cambio di passo rispetto ai criteri adottati in passato per la selezione dei ‘comandati’ spesso “arruolati” con metodi clientelari.
L’avviso, comunque, ha parametri rigidi ed è aperto a dipendenti con rapporto a tempo indeterminato appartenenti ad enti pubblici anche economici, ad amministrazioni pubbliche ed enti soggetti a controllo e/o vigilanza della regione e dello Stato con uffici in Sicilia e ad uffici statali. In particolare, il dipartimento cerca un dirigente (laurea in giurisprudenza) e quattro funzionari (laurea in economia e/o in giurisprudenza o equipollenti). A parità di titoli, sarà avvantaggiato chi ha già maturato in passato esperienze con l’amministrazione regionale. In base alla delibera di giunta, un provvedimento analogo dovrà essere preso dal dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, anche qui le revoche per ‘i comandati’ (sono 35) dovranno scattare dal primo maggio; il dipartimento potrà avvalersi di un massimo di 15 ‘comandati’. Proprio alla sanità tra i ‘comandati’ ci sono anche parenti e familiari di personaggi noti negli ambienti della politica e in quelli accademici.