"Storia di un abusivo": |la storia di Giancarlo Siani - Live Sicilia

“Storia di un abusivo”: |la storia di Giancarlo Siani

Il recital di e con Alessandro Gallo, tratto dal romanzo “Scimmie” andrà in scena giovedì 8 novembre a Palermo al Circolo Tavola Tonda.

Giovedì 8 novembre alle ore 21 al Circolo Tavola Tonda a Palermo ( via Tavola Tonda n. 21) andrà in scena il recital “Storia di un abusivo” di e con Alessandro Gallo, scrittore, attore e regista napoletano, autore di “Scimmie” (Navarra Editore, 2011) romanzo di formazione su giovani e camorra che si è aggiudicato il Premio Iride Cava de’ Tirreni 2012 e da cui è tratto lo stesso spettacolo. Il biglietto di ingresso è di 8 euro e includerà sia lo spettacolo che il libro da cui è tratto.

“Storia di un abusivo” narra la storia del giovane giornalista Giancarlo Siani, ucciso brutalmente da due sicari la notte del 23 settembre del 1985, attraverso le vicende tragi-comiche di tre quindicenni: Pummarò, Panzarotte e Bacchettone. Tre amici inseparabili che crescono con il desiderio di essere qualcuno, di evidenziarsi tra la massa informe degli adolescenti di strati sociali più bassi che medi spingendoli a cercare un proprio ruolo nella malavita organizzata che ammanta con una coltre di catrame il tessuto urbano della Napoli degli anni ‘80.

Gli anni ‘80 sono eroina, prostituzione, corruzione politica che spiana la strada all’abusivismo edilizio, tutte questioni che stanno molto a cuore non solo a chi delinque ma anche a chi prova a vederci chiaro e a impegnarsi per evitare che vite giovani e disperate come quelle di Pummarò, Panzarotto e Bacchettone si perdano come tante altre Sarà il giornalista Giancarlo, giovane, carismatico, a conquistarsi l’attenzione dei tre personaggi riuscendo, lentamente, a fargli guardare le cose da un altro punto di vista.

Protagonista del recital è l’autore stesso del romanzo: Alessandro Gallo. Scrittore che vestirà, se pur per un breve tempo, i panni del narratore: intrecciando la sua storia personale, di figlio e nipote del “sistema”, con la storia dei personaggi del romanzo, e con le “pagine mancanti” della storia, racconterà a tutto il pubblico della camorra, come “un cane randagio fermo in un angolo ad attendere il momento giusto per poterlo attaccare”, muovendosi liberamente da un luogo a un altro, da un tempo ad un altro, senza mai trascurare la sua toccante testimonianza, di ha vissuto in casa, sulla propria pelle, il devastante effetto della criminalità organizzata.

Alessandro Gallo è un giovanissimo scrittore, attore e regista napoletano nato e cresciuto nel difficile Rione Traiano di Napoli, figlio dell’affiliato di camorra Gennaro Gallo e cugino di Cristina Pinto, detta Nikita, la prima donna killer della camorra. A diciott’anni, scoperte le collusioni della propria famiglia con la camorra, Alessandro Gallo si trasferisce a Bologna dove attualmente lavora come attore, regista e formatore nei percorsi di educazione alla legalità nelle scuole. Nella scrittura e nel teatro di impegno civile ha trovato oggi la possibilità di un riscatto sociale, uno strumento per mettere la sua storia al servizio dei più giovani.


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