PALERMO – Samuel Acquisto si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto delle dichiarazioni spontanee per respingere l’accusa di concorso in strage.
Il diciottenne dello Zen 2 fermato per il triplice omicidio di Monreale è stato convocato dal giudice per le indagini preliminari Ivana Vassallo per l’interrogatorio di garanzia. Si è svolto al carcere Pagliarelli, dove l’indagato è rinchiuso in isolamento, alla presenza dei pubblici ministeri Luisa Vittoria Campanile e Felice De Benedittis.
Accompagnato dal suo legale, l’avvocato Riccardo Bellotta, l’indagato ha scelto la strategia difensiva di non rispondere. Subito dopo con delle dichiarazioni spontanee, nel corso delle quali né il giudice né i pubblici ministeri hanno potuto fare domande, ha precisato di non avere nulla a che fare con gli omicidi di Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvatore Turdo.
Ha raccontato che dopo la rissa si è allontanato. A quel punto ha sentito dei colpi di pistola ed è tornato indietro in sella alla moto Bmw Gs. Non ha riferito l’identità del passeggero. Ai carabinieri, subito dopo essere stato fermato, aveva confermato che sulla moto era salito anche Salvatore Calvaruso, l’altro giovane arrestato per la strage.
Nessun colpo di pistola è stato esploso in sua presenza, né Acquisto avrebbe incitato il secondo assassino non ancora identificato a sparare ad altezza d’uomo come riferiscono alcuni testimoni.
Il giudice per le indagini preliminari si è riservato sulla convalida dell’arresto che sarà decisa nelle prossime ore.