BOLOGNA – “Come ho più volte avuto modo di dichiarare in Parlamento come ministro della Repubblica, a nome del Governo italiano, sentenze penali, perizie tecniche e monitoraggio di tutti gli aerei in volo, hanno accertato senza ombra di dubbio che non c’è stata nessuna battaglia aerea la sera del 27 giugno 1980″.
Lo scrive l’ex ministro Carlo Giovanardi, in una nota su Ustica.
Ustica, le parole di Giovanardi
“Avverto i 5 Stelle – continua l’ex ministro – che hanno manifestato domenica a Bologna con l’On. Daria Bonfietti a favore di una delle 35 fantasiose ricostruzioni dell’accaduto, che fu proprio Giuseppe Conte, all’epoca Presidente del Consiglio, a convocarmi ufficialmente a Palazzo Chigi per farmi intimare dal capo dei Servizi Gennaro Vecchione e dal capo di gabinetto Alessandro Goracci di tacere sugli atti ancora secretati sulle minacce palestinesi all’Italia”.
Giovanardi ripercorre i giorni della tragedia: “Al mattino del 27 giugno infatti da Beirut il colonnello Giovannone avvertiva il governo italiano che eravamo nell’imminenza di un attentato, chiedendo di evacuare l’Ambasciata, perché non si era riusciti a soddisfare le pressanti richieste di Arafat e Abu Abbas di scarcerare Abu Saleh, il referente dell’Olp a Bologna, arrestato l’anno prima per il trasporto di missili terra aria ad Ortona”.
“Per fortuna i Governi Draghi e Meloni – aggiunge ancora – hanno poi provveduto a desecretare quelle carte, ragione per cui l’Associazione per la verita’ su Ustica, presieduta dalla Signora bolognese Giuliana Cavazza, che ha perso la madre nell’esplosione del DC 9, si è formalmente opposta, con una corposa memoria, ad ogni ipotesi di archiviazione, essendo ancora possibile, come hanno fatto gli inglesi per Lockerbie, perseguire mandanti e esecutori di quella terribile tragedia”, conclude Giovanardi, di Popolo e Libertà.

