"Struttura instabile e pericolosa" | Sequestrata passerella in legno - Live Sicilia

“Struttura instabile e pericolosa” | Sequestrata passerella in legno

Costruita nel 2003 e costata circa cinque milioni di euro, l'opera avrebbe dovuto riqualificare il lungo mare di via Messina Marine.

Palermo
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PALERMO – Era nata come un’opera di riqualificazione del lungo mare in via Messina Marine a Palermo: una grande struttura in legno con passerella sul mare costruita nel 2003 e costata circa cinque milioni di euro. Oggi è stata sequestrata dai vigili urbani del nucleo Patrimonio Artistico su provvedimento della magistratura. I sigilli sono stati apposti al pontile in legno a Romagnolo degli ex bagni Petrucci. La struttura sarebbe pericolosa per l’incolumità pubblica perché instabile. (ANSA).

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Commenti

    Siamo alle solite si comincia un’opera e poi si abbandona e così invece di riqualificare si crea maggiore degrado sprecando soldi pubblici alla faccia dei palermitani. Speriamo sempre che le cose possano migliorare e che Palermo possa diventare una città migliore o almeno tentare di avvicinarsi allo standard di una normale città più vivibile ma le nostre speranze si infrangono sempre sulla cattiva gestione dei nostri amministratori che sanno solo fare proclami. E mi riferisco A TUTTI gli amministratori che si sono succeduti negli ultimi dieci – quindici anni, nessuno escluso.

    Considerando che dopo ben 12 anni di abbandono ,ancora non si capisce chi deve occuparsi di tale struttura, invece di continuare questa “dispendiosa” agonia è preferibile abbatterla. Il Comune di Palermo non è in grado di recuperarla e di gestirla, come non lo sono state in passato la Provincia e la Regione.

    triste realtà…..ma penso che la colpa più grande sia nostra(dei cittadini) che continuiamo a votare sempre i soliti magna magna ed incompetenti

    La realizzazione della totalità delle opere di questo tipo viene effettuata con fondi dedicati di varia provenienza (quasi sempre Comunitaria) che però non prevedono le successive spese di manutenzione o le prevedono per un numero limitato di anni.

    Poi gli enti locali (Comune, (ex)Provincia, Regione) non hanno i soldi per manutenerli e tutto va in malora.
    Purtroppo sono opere “a perdere”.

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