03 Marzo 2023, 16:06
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SANTA FLAVIA (PA) – Un alunno di una scuola comprensiva di Santa Flavia si è accasciato mentre si trovava in bagno probabilmente in arresto cardiaco. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. I primi a soccorrere il tredicenne sono stati gli insegnanti che diretti dai medici della sala operativa del 118 gli hanno praticato il massaggio cardiaco.
Per fortuna del ragazzo vicino la scuola stava passando un’ambulanza in servizio a Misilmeri che aveva terminato un soccorso in quella zona. A bordo c’era la dottoressa Anna Calcaterra che lo ha intubato e ha iniziato tutte le operazioni per fare ripartire il cuore. Dopo diverse manovre, anche con l’uso del defibrillatore, il cuore ha ripreso a battere. Poi la corsa verso Palermo e verso l’ospedale dei Bambini dove il ragazzo è stato preso in cura dai medici del reparto di Rianimazione dove è ricoverato con la prognosi riservata. Le sue condizioni sono considerate gravi. Accertamenti di rito sono stati avviati dai carabinieri della compagnia di Bagheria che stanno cercando di comprendere cosa sia successo al ragazzo.
“Avevamo terminato un soccorso a Bagheria e dalla operativa è arrivata la richiesta urgente di recarci nella scuola di Santa Flavia perché uno studente si trovava in arresto cardiaco. Era andato in bagno e si sono accorti che si era accasciato e non dava segni di vita”. È il racconto di Anna Calcaterra medico rianimatore del 118 in servizio sulle ambulanze del servizio di soccorso che ha prestato la prima assistenza all’alunno della scuola di Santa Falvia. L’intervento è stato coordinato dalla sala operativa diretta dal medico Fabio Genco. Il ragazzo è ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dei Bambini a Palermo.
“Ho trovato il personale della scuola che, in collegamento telefonico con i miei colleghi della sala operativa – aggiunge la dottoressa – stavano praticando il massaggio cardiaco. Appena arrivata ho iniziato le manovre. Lo studente è stato intubato per consentire all’ossigeno di arrivare al cervello e mi sono accertata che le vie respiratorie fossero libere. Attraverso il massaggio cardiaco e le manovre rianimatorie il cuore ha ripreso a battere. Una volta stabilizzato lo abbiamo portato sull’ambulanza e di corsa all’ospedale dei Bambini. Il ragazzo a poco a poco ha ripreso il colorito roseo. Lo zio che è salito con noi in ambulanza ha raccontato che il nipote non soffre di alcun disturbo né alcuna malattia”.
“È stato un lungo intervento – sottolinea Anna Calcaterra – ma quando dai una speranza a un paziente, hai dentro di te tanta felicità. Il nostro è un lavoro di squadra e devo dire grazie ai colleghi dell’ambulanza in servizio a Misilmeri, Giovanni Ferraro soccorritore e Giovanni Grisafi infermiere. La presenza dei medici rianimatori sulle ambulanze è fondamentale. Questo intervento ne è la prova tangibile”.
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03 Marzo 2023, 16:06