GRAVINA (CT) – Per l’ottavo anno va a segno l’iniziativa dello “Sportello Universitario per il Diritto allo Studio e l’Orientamento”, un progetto rivolto agli studenti universitari di Gravina e delle zone limitrofe. Promossa dai giovani di Azione Universitaria Catania e dell’associazione culturale “PatriaFutura” in collaborazione con il movimento “Avanguardia”, ogni studente potrà recarsi tutti i pomeriggi di settembre in via Etnea 65/b a Gravina di Catania per ricevere consigli e consulenze sul mondo accademico.
Sito in pieno centro lo sportello didattico mira a fornire attività di assistenza agli studenti di tutto l’hinterland su iscrizioni, accesso ai corsi, bandi Unict, bandi Ersu, borse di studio, “ci occuperemo di seguire gli studenti in ogni passo del loro percorso universitario – spiega Paolo Kory presidente della consulta giovanile del Comune di Gravina – dal pagamento della prima tassa alla richiesta di borse di studio passando per le collaborazioni part-time con l’Ateneo”.
Quello istituito nella comunità di Gravina è lo sportello più longevo così come spiegato da Mirko Giubilante, responsabile dello sportello. “Siamo contenti di esser diventati un punto di riferimento per chi ci segue da anni – commenta Francesco Ferlito – il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze degli studenti giovani e meno giovani che ci contattano”.
“L’entusiasmo e la competenza di chi fa parte dei nostri gruppi sono il motore dei nostri progetti – conclude Massimiliano Giammusso presidente Avanguardia – del resto l’idea dello sportello per il diritto allo studio costituisce uno dei punti cardine della politica di attenzione al sociale che la nostra comunità riserva al nostro territorio”. Dall’apertura ad oggi sono in tanti gli studenti, e aspiranti tali, che si recano ogni giorno al centro servizi. Per info e appuntamenti lo sportello è raggiungibile anche attraverso il numero 342.7440469 o tramite e-mail all’indirizzo mko30@hotmail.it.
, per i primi tre anni il contributo di costruzione e ristrutturazione dovuto al Comune sarà ridotto del 75 per cento. Per fare un esempio, per un progetto da centomila euro prima sarebbero stati pagati cinquemila euro di contributo di costruzione o ristrutturazione, ossia il 5% per cento del costo totale. Con il nuovo sistema se ne pagheranno soltanto l’1,5%, ossia mille e cinquecento euro. Dal momento dell’approvazione del Consiglio, l’aliquota resterà per tre anni all’1,5 per cento e dal quarto anno, salirà al 2,5.