PALERMO – “Ma quale confessione, quale smentita o nuova verità. Io confermo tutto, sono stata violentata”, dice con voce decisa Asia Vitale. La raggiungiamo al telefono nella località in provincia di Monza-Brianza dove si è trasferita a vivere.
E’ di ieri la notizia dell’esistenza di una conversazione fra la giovane e l’autore di “Sperone podcast”. La telefonata è stata registrata. Asia Vitale avrebbe fornito una versione diversa. Lascerebbe intendere di non essere stata violentata dal gruppo di sette coetanei due anni fa nel cantiere abbandonato del Foro Italico. Smentirebbe il fatto che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcol che ne alteravano lo stato psicofisico.
Se è vero il contenuto della registrazione, perché dire qualcosa che non è accaduto? “Se ho detto delle cose, confidandomi con un amico, l’ho fatto in un momento di grande nervosismo, di rabbia – aggiunge -. Sono qui, da sola, abbandonata da tutti. La gente che incontravo a Palermo per strada mi guardava male. Non sono una killer, né una consuma famiglie”.
Asia Vitale spiega di non ricordare esattamente il contenuto della conversazione: “Appena lo ascolteremo lo commenteremo. Non sapevo di essere stata registrata (aggiunge dei commenti poco lusinghieri sull’autore del podcast ndr). Però le cose sono andate esattamente per come sono emerse nel processo”.
La registrazione dovrebbe essere consegnata la prossima settimana agli avvocati dei sette ragazzi condannati che stanno facendo eseguire una perizia per verificarne l’autenticità.
Di fronte alla possibilità che i legali avanzino richiesta di revisione, Asia Vitale taglia corto: “Il processo si basava su fatti concreti. Poniamo il caso che domani diventi una pazza e dica cosa assurde; certamente il processo non si può buttare a mare”.
In effetti la procura di Palermo che ha chiesto e ottenuto la condanna di tutti gli imputati ha ricostruito un quadro che andava ben oltre le dichiarazioni della vittima. C’erano il video della violenza al Foro Italico, la confessione di alcuni indagati, le intercettazioni e il contenuto delle chat in cui emergeva che Asia Vitale non era nel pieno delle sue facoltà.
Nessun commento, invece, sulla denuncia per minacce. La ragazza avrebbe inseguito in strada un ex fidanzato brandendo un coltello di 34 cm che i carabinieri, avvisati da alcuni passanti, hanno trovato nel suo zaino.

