PALERMO – La difesa dei sei imputati per lo stupro di gruppo del Foro Italico chiede il rito abbreviato condizionato. A cosa? Quasi certamente ad una nuova audizione della vittima diciannovenne.
E non solo: potrebbero esserci nuovi elementi che smentirebbero la ricostruzione della Procura e della vittima. È evidente che si tratta di una tesi difensiva tutta da verificare e su cui nulla di più trapela.
La Procura dal canto suo è certa, anche sulla base delle intercettazioni, che sia stata una brutale violenza di gruppo. Una tesi che, anche se solo in primo grado, ha già convinto i giudici del tribunale per i minorenni che ha condannato Riccardo Parrinello, divenuto maggiorenne dopo i fatti, a 8 anni e 8 mesi.
Oggi è iniziato il processo per Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao, tutti in carcere e in collegamento video per l’udienza. Rischiano una pena ancora più pesante del minorenne alla luce delle aggravanti contestate. In aula erano presenti il procuratore aggiunto Laura Vaccaro e i sostituti Giulia Amodeo e Mario Calabrese e l’avvocato Carla Garofalo, che assiste la vittima.
Davanti al giudice per l’udienza preliminare Cristina Lo Bue ci sono state le richieste di costituzione di parte civile. Questo l’elenco: “Associazione Millecolori”, “Donne in rete contro la violenza”, “Le onde”, “Biblioteca delle donne”, “Insieme a Marianna’, “Emily”, “Associazione contro tutte le violenze”, “Mete”, “La casa di Venere”. Anche il Comune di Palermo ha chiesto di costituirsi parte civile. Il giudice scioglierà le riserva il prossimo 29 aprile.
Agli atti del processo i difensori hanno già fatto confluire due video, uno dei quali girato nel quartiere della Vucciria, che mostrerebbe la vittima mentre paga da bere e poi invita il gruppo di ragazzi a guardare sul suo telefonino alcune scene dove fa sesso con altre persone. Nell’altro, invece, le immagini delle telecamere metterebbero in evidenza che la ragazza si sarebbe messa alla guida del gruppo lungo il percorso che li ha condotti al Foro Italico. Secondo la difesa avrebbe potuto chiedere aiuto ad uno dei tanti passanti incrociati.
Fin qui ciò che è già noto, ma nel corso delle indagini difensive i legali avrebbero acquisito nuovi elementi. Probabilmente testimonianze e contatti telefonici.