Di sicuro tutti e sei indossavano le cinture di sicurezza... vero?
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La notizia della scomparsa di don Maurizio Francoforte mi ha profondamente toccato. È difficile trovare le parole per descrivere una perdita così grande, ma i ricordi e l’amore che ha lasciato in chi lo ha conosciuto parlano per lui. Don Maurizio non era solo un parroco, ma un padre accogliente, una guida silenziosa e costante, capace di vedere il meglio in ognuno e di spronare chiunque a crederci davvero. Il suo sorriso, la sua voce che trasmetteva calore e fermezza, la sua presenza sempre pronta a dare conforto rimarranno impressi nei cuori di chi ha avuto il dono di incrociare il suo cammino. Penso ai giovani che seguiva con passione, ai sogni che aiutava a coltivare, alle famiglie che accompagnava con delicatezza. Il suo amore per Brancaccio e il desiderio di riscatto erano il segno tangibile di una fede che si faceva concreta, che scendeva nelle strade, che sapeva sporcarsi le mani. E quel bastone di Fratel Biagio, che ha voluto accanto a sé anche nel momento dell’addio, sembra raccontare meglio di ogni parola il suo cammino: saldo, instancabile, ricco di speranza. Don Maurizio era un dono per tutti noi, un esempio luminoso di cosa significhi vivere per gli altri. E anche ora, nel dolore della sua assenza, so che il suo insegnamento e il suo amore continueranno a guidare e ispirare molti.
La storia è sempre la stessa...
Palermo città sempre più violenta ..
Palermitano al volante pericolo costante.
A volte accade di leggere,si ,di attività commerciali sanzionate per le scarse condizioni igieniche, ma non leggerne i nomi.
Lascio ad altri le eventuali osservazioni nel merito
Bravo Guido ottima risposta
La barbaria e’ il tentativo buffo di difendere la privacy inesistente di criminali barbari al pari di mafiosi e killer. Questi delinquenti hanno perso il diritto di privacy nel momenton in cui hanno deciso di committere queste azioni, filmandosi anche. Ammirevole la risposta del direttore che probabilmente ne sa piu’ del benemerito presidente dell’ordine di privacy e costituzione. Sono curioso cosa ne pensano le donne avviocate colleghe del suddetto presidente.
Un avvocato come lei che dofende l’indifendibile è meglio checambi mestiere,
La migliore strategia: un avvocato donna, laica, femminista magari sposata con figli. Ideale per far passare il concetto di assoluta obiettività nel difendere chiunque. La troveranno.
Vorrei però sapere chi ha difeso quella povera ragazza e chi salverà i genitori e i parenti straziati dell’accaduto. Una violenza inaudita che ricorda “Arancia Meccanica” . Che lo Stato intervenga severamente e poi per i nomi pubblicati….ma mi faccia il piacere!
La lettera del presidente dell’ordine degli avvocati mette in evidenza proprio l’assurdità della situazione in cui si trova la società civile: cercare di definire innocente chi palesemente ha commesso un crimine senza pensare al dramma con cui dovrà convivere la persona che il crimine lo ha subito. Secondo me oltre ai nomi e cognomi dovrebbero pubblicare anche le foto e l’indirizzo di casa perché se un ragazzo si comporta in questo modo un po’ di colpa è anche dell’ambiente dove vive.
Rimango basito, ogni commento è superfluo
Ha fatto benissimo il direttore, a pubblicare i nomi di questi mascalzoni delinquenti.
L’avvocato avrebbe potuto evitare di fare una simile dichiarazione.
Era meglio che si stava zitto,se quella ragazza fosse stata sua figlia avrebbe detto le stesse cose
Gli avvocati italiani approfittano della lentezza della giustizia e dell’obbligo del segreto istruttorio per occupare le reti televisive per chiedere comprensione per chi non ha avuto pietà della loro vittima. Fino a quando l’Italia sarà la repubblica degli avvocati le donne non potranno restare tranquille.
Dal presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo mi sarei aspettato tutt’altro tipo di affermazioni, chi ricopre certe cariche dovrebbe riporre più attenzione nel non urtare la sensibilità dell’opinione pubblica. Condivido pienamente la risposta del direttore di Live Sicilia.